Di seguito il testo della canzone Cancion de Leonello - Cancion del Olvido , artista - Alfredo Kraus, Manuel Ausensi con traduzione
Testo originale con traduzione
Alfredo Kraus, Manuel Ausensi
Junto al puente de la peña
Por la noche la encontré
Y su guante chiquitito
Le cayó a los pies
Por sí un reto me lanzaba:
Recogí su guante yo
Y en su mano bella
Puse un beso de pasión
Porque al verla no se puede
Resistir la tentación
Por las calles solitarias
Embozado, la seguí
Esquivando las malicias
De la gente ruin
Y acercándome galante
Mis respetos le ofrecí
«Perdonad … por favor …
Atended.""¿Qué decis?»
«Que os adoro.""¡Callad!
No decídmeio así.»
Y escuchando su voz
Yo pensé: ¡ Qué infeliz!
«Mujer, primorosa clavellina
Que brindas el amor
Yo soy caminante
Que al pasar
Arranca las hojas de la flor
Y sigue adelante
Sin recordar tu amor.»
A la dueña que la sirve
Con dinero soborné
Y, admirada de mi rasgo
Saludó y se fué
Y al decir la cortesana:
«Caballero, que yo espero
A mi galán»
En mi fiel acero
Puse mano, sin dudar
Que mi espada se enardece
Con la sombra de un rival
Convencida y conquistada
En mi brazo se apoyó
Y escuchaba mis embustes
Llena de ilusión
Al llevarla a su palacio
Mis finezas repetí:
«¡ Dulce bien!»
«Me engañáis.»
«No acostumbro a mentir.»
«¿Volveréis?»
«¿Cómo no?»
«Va veré si fingís.»
Y dejándola ya
De su amor me reí
«Mujer, primorosa clavellina
Que brindas el amor
Yo soy caminante
Que al pasar
Arranca las hojas de la flor
Y sigue adelante
Sin recordar tu amor.»
Accanto al ponte della roccia
Di notte l'ho trovata
E il suo piccolo guanto
cadde ai suoi piedi
Nel caso in cui mi fosse stata lanciata una sfida:
Ho preso io stesso il suo guanto
E nella sua bella mano
Ci metto un bacio di passione
Perché quando la vedi non puoi
Resisti alla tentazione
Per le strade solitarie
Ammantata, l'ho seguita
schivando la malizia
delle persone cattive
E si avvicina galantemente
Ho offerto i miei omaggi
"Mi scusi, per favore…
Ascolta." "Che ne dici?"
"Che ti adoro." "Shh!
Non dirmi così".
E ascoltando la tua voce
Ho pensato: che tristezza!
«Donna, bel garofano
Cosa offri amore?
Sono un camminatore
che quando passa
Stacca le foglie dal fiore
E continua
Senza ricordare il tuo amore.
Al proprietario che la serve
Con i soldi ho corrotto
E, in soggezione per il mio tratto
Salutò e se ne andò
E quando la cortigiana disse:
"Signore, spero
Al mio rubacuori»
Nel mio fidato acciaio
Metto la mano, senza esitazione
Che la mia spada è riscaldata
Con l'ombra di un rivale
Convinto e conquistato
Nel mio braccio si appoggiò
E ascoltato le mie bugie
pieno di illusioni
Portandola al suo palazzo
Le mie sottigliezze ho ripetuto:
"Dolce buono!"
"Mi inganni."
"Non ho l'abitudine di mentire."
"Tornerai?"
"Come no?"
"Vedrò se fai finta."
e lasciandola adesso
Ho riso del suo amore
«Donna, bel garofano
Cosa offri amore?
Sono un camminatore
che quando passa
Stacca le foglie dal fiore
E continua
Senza ricordare il tuo amore.
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