Velvet Demise - Bishop Of Hexen

Cold, frost beaten heart

A chasm of chills

Stone-mind

Bleeds futile Dreams

Steel-eyes

Dull all these years

Stagnation

A wrecked man-child collapses into himself

Just to emerge to a miserable conscious back again

Stagnation…

And the songs of reason subside

Their voice-distant

Deep within thy depths

Dead within the deep

A silent dirge Buried inside a human casket

Crystallized

Strike of strike

Whip-tongue chastise

Some strangle, some chain

And other aim to burn

Until every vein and bone are crystallized

In the vast green garden where

Tears and trees and fears grow

I can be found between the pages

Where the wind of fear blows

In the bleak meadows of the past

Pain and pebbles lie low

There lies the answer to my daily demise

And I celebrate a decade of disease

1000 steps lead straight to ethereal bliss

And millions of trails lead

To this hollow-graphic hard core

Soul shredding masterpiece and none

Could aid and nowhere to run

Ashes

To rise from the pyre

Reconstruction

Another lazarus engulfed by a blue fire

To rebuild and from earth’s wonders

Rejuvenate or remain scattered ashes

Yet there comes a time

When fleeting moments leave

A tender mark on the skin

And cut straight down your spine

Maybe after all this is done

And such horror-sickness will be gone

I will get «myself» back to be «mine»…

And we will claim ourselves

From the dying sons

Cuore freddo e ghiacciato

Una voragine di brividi

Mente di pietra

Sanguina sogni futili

Occhi d'acciaio

Noioso in tutti questi anni

Stagnazione

Un uomo-bambino distrutto crolla in se stesso

Solo per riemergere di nuovo in una miserabile schiena cosciente

Stagnazione…

E le canzoni della ragione si placano

La loro voce è distante

Nel profondo delle tue profondità

Morto nel profondo

Una nenia silenziosa sepolta all'interno di una bara umana

Cristallizzato

Sciopero di sciopero

Castigo con la lingua a frusta

Alcuni strangolano, qualche catena

E altri obiettivi da bruciare

Fino a quando ogni vena e ogni osso non saranno cristallizzati

Nel vasto giardino verde dove

Lacrime e alberi e paure crescono

Posso essere trovato tra le pagine

Dove soffia il vento della paura

Nei prati desolati del passato

Il dolore e i sassi sono bassi

Lì sta la risposta alla mia morte quotidiana

E celebro un decennio di malattia

1000 passi portano direttamente alla beatitudine eterea

E milioni di sentieri conducono

A questo nocciolo duro dalla grafica vuota

Capolavoro di distruzione dell'anima e nessuno

Potrebbe essere d'aiuto e nessun posto dove correre

Ceneri

Per sorgere dalla pira

Ricostruzione

Un altro lazzaro inghiottito da un fuoco blu

Da ricostruire e dalle meraviglie della terra

Ringiovanire o rimanere ceneri sparse

Eppure arriva un momento

Quando i momenti fugaci se ne vanno

Un segno tenero sulla pelle

E taglia dritto lungo la schiena

Forse dopo tutto questo è stato fatto

E tale malattia dell'orrore se ne sarà andata

Tornerò «me stesso» ad essere «mio»...

E ci rivendicheremo

Dai figli morenti