To Finn, With Our Regrets - Dangers

To Finn, with our regrets

Don’t look now

No, don’t look back

A little fester, a little rot, and a grim souvenir post-dated from future haunts

Because we did

We once swam in the sea

It’s tough, I know, to believe

To conceive

But there were days we dove headfirst into waves

Days we let the sun melt the skin right from our face

Oh!

But now we’re dancing on graves

We’re dancing straight to hell

We’re singing the songs that belong to a minor scale

Days it seemed we were a bit more free to kiss with spit, to kiss goodbye what

remained of bees

When the edge between our winter and spring didn’t always slip right by so

seamlessly

But now we’re dancing on graves

We’re dancing straight to hell

We’re singing the songs that belong to a minor scale

But now we’re dancing on graves

We’re dancing straight to hell

We’re singing the songs that belong to regretful keys and minor scales

I remember the rain, and I remember the smell of the dirt, of the pavement,

whenever it once fell

Yeah, we once dove straight into the sea

Headfirst and headstrong and hopefully

Choking on oil

Awash in the sun

With ultraviolet skin and particulate lungs

Those were the days we lived in bliss

When the places we loved weren’t yet the places we missed

And we never cried

We felt no pain

And we danced all night under acid rain

And we never cried

We felt no pain

We doused your parents in that cheap champagne

And we went dancing on graves

We danced straight to hell

We went dancing on graves, for days, 'til we had danced ourselves into that soil

And the songs we all sang… And the toasts we raised…

As the sun set that day on our naiveté

As if the damage wasn’t already done

Like all that mattered was the truest love

A Finn, con i nostri rimpianti

Non guardare ora

No, non guardare indietro

Un po' di suppurazione, un po' di putrefazione e un cupo souvenir postdatato da futuri ritrovi

Perché lo abbiamo fatto

Una volta abbiamo nuotato nel mare

È difficile, lo so, da credere

Concepire

Ma ci sono stati giorni in cui ci siamo tuffati a capofitto nelle onde

Giorni in cui lasciamo che il sole sciolga la pelle direttamente dal nostro viso

Oh!

Ma ora stiamo ballando sulle tombe

Stiamo ballando direttamente all'inferno

Stiamo cantando le canzoni che appartengono a una scala minore

Giorni in cui sembrava che fossimo un po' più liberi di baciarci con lo sputo, di baciare addio cosa

rimasto di api

Quando il confine tra il nostro inverno e la primavera non è sempre scivolato via così

senza soluzione di continuità

Ma ora stiamo ballando sulle tombe

Stiamo ballando direttamente all'inferno

Stiamo cantando le canzoni che appartengono a una scala minore

Ma ora stiamo ballando sulle tombe

Stiamo ballando direttamente all'inferno

Stiamo cantando le canzoni che appartengono a tasti di rammarico e scale minori

Ricordo la pioggia, e ricordo l'odore della sporcizia, del selciato,

ogni volta che è caduto

Sì, una volta ci siamo tuffati direttamente in mare

A capofitto e testardo e speranzoso

Soffocando con l'olio

Inondato dal sole

Con pelle ultravioletta e polmoni particolati

Quelli erano i giorni in cui vivevamo nella beatitudine

Quando i luoghi che amavamo non erano ancora i posti che ci mancavano

E non abbiamo mai pianto

Non abbiamo sentito dolore

E abbiamo ballato tutta la notte sotto la pioggia acida

E non abbiamo mai pianto

Non abbiamo sentito dolore

Abbiamo inzuppato i tuoi genitori con quello champagne a buon mercato

E siamo andati a ballare sulle tombe

Abbiamo ballato dritti all'inferno

Abbiamo andato a ballare sulle tombe, per giorni, finché non abbiamo danzato noi stessi in quel suolo

E le canzoni che tutti abbiamo cantato... E i brindisi che abbiamo alzato...

Mentre il sole tramontava quel giorno sulla nostra ingenuità

Come se il danno non fosse già fatto

Come se tutto ciò che contava fosse l'amore più vero