Di seguito il testo della canzone Wir, der Teufel und ich II , artista - Ewigheim con traduzione
Testo originale con traduzione
Ewigheim
Tief unter der Tapete, hat der Putz ein kleines Loch
Das ich als Kind gebohrt, mit dem Finger
Es ist das Türchen, durch das der Teufel kroch
In meine Welt, er blieb für immer
Wenn ich ihn rufe kommt der Teufel aus der Wand
Er taucht die Welt in fahles Licht
Legt meine Einsamkeit — in seine Hand
Setzt sich die Hörner auf und spricht
Tief unter Haut und Haarn, hat mein Schädelchen in Loch
Das mit Gewalt gebohrt — und Gewimmer
Das Tor zur Hölle, ein Segen bleibt es doch
Was ihr ein Leben nennt, ist schlimmer
Wenn ich ihn bitte holt der Teufel den Verstand
Hab keine Angst, ein wenig Satan
Das hat noch keinen umgebracht
Seine Seele verliert nur wer nie geliebt
Wer nie gehasst, wer nie geweint
Sich ergibt und dabei lacht
In profondità sotto la carta da parati, l'intonaco ha un piccolo foro
Che da bambino foravo, con il dito
È la porticina attraverso la quale il diavolo si è insinuato
Nel mio mondo, è rimasto per sempre
Quando lo chiamo, il diavolo esce dal muro
Inonda il mondo di una luce pallida
Metti la mia solitudine nelle sue mani
Mettiti le corna e parla
Nel profondo della pelle e dei capelli, il mio piccolo teschio ha un buco
Che ha perforato con forza - e piagnucola
La porta dell'inferno, rimane una benedizione
Quella che chiami vita è peggio
Se glielo chiedo, il diavolo prende la sua sanità mentale
Non temere, piccolo Satana
Questo non ha ancora ucciso nessuno
Solo chi non ha mai amato perde la propria anima
Chi non ha mai odiato, chi non ha mai pianto
Si arrende e ride allo stesso tempo
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