I'VE BECOME - 3OH!3

Red lipstick, but let’s get realistic, you ain’t Marilyn

The shade of red for every kind of man that you would call again

The prince is sitting on the castle of mirages (a self-shot artist)

In the bathroom, that’s where you make your collages

I’m the farthest reaching planet from the star where you are standing

That should be obvious, but dammit this ain’t how I planned it

The hardest part of breaking up is first foot on the granite

So I’ma try and manage

Shallow nights, shallow days

Teach me how to live with all this poison under my veins

I’ve become the person that I hated the most when I was young

Black zipper pretty in the bed of a pickup truck

With a 40 of whatever like who gives a fuck (quick, duck!)

When the lights are flashing and the city is like non-stop

And you’re driving back and forth like it was a pawn shop

I’ll be in the back of the bar taking shots to the head like «OG» Bach

Put another quarter in the juke 'cause I don’t wanna let this song stop

This goes out to the young hearts that aren’t right in some spots

That blow up like sun spots and leave you with blood clots

And to the dumb trots who think they can play my heart strings

I’m just gonna open up and let the dark sing

Shallow nights, shallow days

Teach me how to live with all this poison under my veins

I’ve become the person that I hated the most when I was young

When I was young

When I was young

When I was young

When I was young

Slow down, down, down, down, down, down, down, down

Slow down, down, down, down, down, down, down, down

Shallow nights, shallow days

Teach me how to live with all this poison under my veins

I’ve become the person that I hated the most when I was young

When I was young

When I was young

When I was young

When I was young

When I was young

Rossetto rosso, ma diventiamo realisti, tu non sei Marilyn

La sfumatura di rosso per ogni tipo di uomo che chiamereste di nuovo

Il principe è seduto sul castello dei miraggi (un artista autoscatto)

In bagno, è lì che crei i tuoi collage

Sono il pianeta più lontano dalla stella in cui ti trovi

Dovrebbe essere ovvio, ma dannazione non è così che l'ho pianificato

La parte più difficile della rottura è il primo piede sul granito

Quindi provo a gestire

Notti poco profonde, giorni poco profondi

Insegnami a vivere con tutto questo veleno nelle vene

Sono diventato la persona che odiavo di più quando ero giovane

Cerniera nera carina nel letto di un furgone

Con un 40 di qualunque cosa come chi se ne frega (veloce, papera!)

Quando le luci lampeggiano e la città è come se non ci fermassimo

E stai guidando avanti e indietro come se fosse un banco dei pegni

Sarò nel retro del bar a sparare colpi alla testa come «OG» Bach

Metti un altro quarto di dollaro nel juke perché non voglio lasciare che questa canzone si fermi

Questo vale per i giovani cuori che non sono a posto in alcuni punti

Che esplodono come macchie solari e ti lasciano con i coaguli di sangue

E agli stupidi trotteri che pensano di poter suonare le corde del mio cuore

Mi aprirò solo e lascerò cantare il buio

Notti poco profonde, giorni poco profondi

Insegnami a vivere con tutto questo veleno nelle vene

Sono diventato la persona che odiavo di più quando ero giovane

Quando ero giovane

Quando ero giovane

Quando ero giovane

Quando ero giovane

Rallenta, giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù

Rallenta, giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù

Notti poco profonde, giorni poco profondi

Insegnami a vivere con tutto questo veleno nelle vene

Sono diventato la persona che odiavo di più quando ero giovane

Quando ero giovane

Quando ero giovane

Quando ero giovane

Quando ero giovane

Quando ero giovane