The Jester Race - In Flames

Rush faster on the one-way lane

the answers so silent

Rusty gods in their machine-mind armours

grind our souls in the millstone of time

the «deathbed harvest"is a dead man’s banquet

of mold ridden bread and black, poisoned wine

And we go… our step so silent

And we go… our blooded trace

the Jester Race

Calling our to the gathered masses

their answers so silent

And we go…

Embracing the tools of the neo-wolf age

that speak of silence and silence alone

Offering the tokens, the reliced idols

to the heirs of the newly raped ground

inferior even to the transparent winds

lesser in the motion and sound

And we go…

There is no trace of me in their altered blueprints of life

Gaia impaled on their horns and lances

the fumes from her body give chase

as the strong of blind men savour the scent,

dream-dead from Prosaic and hate

-epilogue-

«Sunwind strokes the ElectroHeart,

ignition roars through the corridors,

stream launching the binary vessels»

Vanities in extreme formations

ride into tomorrow’s rigid great face

The Machinery outlives the futile scripts

of our dying jester race

Corri più veloce sulla corsia a senso unico

le risposte così silenziose

Dei arrugginiti nelle loro armature della mente meccanica

macinare le nostre anime nella macina del tempo

la «raccolta in punto di morte» è il banchetto di un morto

di pane ammuffito e vino nero avvelenato

E noi facciamo... il nostro passo così silenzioso

E noi andiamo... la nostra traccia insanguinata

la corsa dei giullari

Chiamandoci alle messe raccolte

le loro risposte sono così silenziose

E noi andiamo...

Abbracciare gli strumenti dell'era del neolupo

che parlano solo di silenzio e silenzio

Offrendo i gettoni, gli idoli relitti

agli eredi della terra appena violentata

inferiore anche ai venti trasparenti

minore nel movimento e nel suono

E noi andiamo...

Non c'è traccia di me nei loro schemi di vita alterati

Gaia ha impalato le loro corna e le loro lance

i fumi del suo corpo danno la caccia

mentre i forti dei ciechi assaporano il profumo,

sogno morto da prosaico e odio

-epilogo-

«Il sole accarezza l'ElectroHeart,

l'accensione ruggisce per i corridoi,

flusso di lancio delle navi binarie»

Vanità in formazioni estreme

cavalca verso la grande faccia rigida di domani

The Machinery sopravvive agli inutili script

della nostra razza morente di giullari