Di seguito il testo della canzone Vivaldi: Bajazet, RV 703, Act III: "È morto, sì, tiranno... " (Asteria) , artista - Nathalie Stutzmann, Антонио Вивальди con traduzione
Testo originale con traduzione
Nathalie Stutzmann, Антонио Вивальди
ASTERIA
È morto, sì, tiranno, io stessa il vidi.
È morto, ma con lui non è anche morto
l’odio che al suo nemico
deve il sangue ottoman.
Io son l’erede.
Raccomandollo con un guardo il padre;
e quel poco che resta
del suo gran core in me, so custodirlo.
Io son l’unico avanzo dell’ira sua:
raccogli in me tutti i tuoi sdegni,
com’io raccolgo contro te, in me sola,
tutti del sangue mio gli sprezzi e gli odi.
Mirami, quella son, che già due volte
tentò darti la morte, e sono rea,
perché non l’ho eseguita.
Se non furo le mie colpe bastanti
per una nuova morte, almeno quella
rendimi che gettò la mia vendetta.
Rendimela, crudele,
e al genitor mi invia
a placar l’ira sua con l’ombra mia.
ASTERIA
È morto, sì, tiranno, io stessa il vidi.
È morto, ma con lui non è anche morto
l'odio che al suo nemico
deve il sangue pouf.
Io figlio l'erede.
Raccomandollo con un guardo il padre;
e quel poco che resta
del suo gran core in me, così custodirlo.
Io son l'unico avanzo dell'ira sua:
raccogli in me tutti i tuoi sdegni,
com'io raccolgo contro te, in me sola,
tutti del sangue mio gli sprezzi e gli odi.
Mirami, quel figlio, che già due volte
tentò darti la morte, e sono rea,
perché non l'ho eseguita.
Se non furo le mie colpe bastanti
per una nuova morte, almeno quella
rendimi che gettò la mia vendetta.
Rendimela, cruda,
e al genitor mi invia
a placar l'ira sua con l'ombra mia.
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