Di seguito il testo della canzone Friss den Stahl , artista - Abwärts con traduzione
Testo originale con traduzione
Abwärts
Ich bin die Nacht, die den Tag zur Hölle macht
Ich bin der Tod, der dich noch im Leben bewacht
Ich bin der Mythos, ich bin Religion
Ich bin braun, ich bin schwarz, ich bin weiß, ich bin rot
Bin ein Vater, eine Mutter, bin ein Killer, bin der Tod
Ich bin der Krebs, der sich über die Erde zieht
Bin ein Schwein, das alles frisst, wenn es Liebe sieht
Ich zerstöre ein Gefüge, das es nicht mehr gibt
Ich sag, dass jeder nicht sich und nicht den nächsten liebt
Ich bin Saulus und Paulus und alles zugleich
Komm, friss den Stahl, er wird nicht weich
Ich stecke dir die Knarre ins Maul, sei still
Das Messer gibt den Ton an und was ich will
Doch ich will nichts, als zerstören, ich bin separat
Ich will nichts als hassen, bin der, der alles zertrat
Mein Hass ist blind und ich liebe es
Hass ist die Leidenschaft, die in mir brennt
Ich bin Saulus und Paulus und alles zugleich
Komm, friss den Stahl, er wird nicht weich
Ich stecke dir die Knarre ins Maul, sei still
Das Messer gibt den Ton an und was ich will
Dreck, der an den Schuhen klebt
Dreck, der in jeder Ecke lebt
Der die Finger schwärzt oder zu Blut gerinnt
Der Dreck, der die ganze Welt gewinnt
Alle Scheißer der Welt, durch den Dreck verbunden
Killen Kinder, zählen Orden, den Tod und die Stunden
In denen sie noch mehr Dreck produzieren können
Um sich aus der Kloake zum Herrscher zu stemmen
Oh, leckt mich am Arsch, ihr verschissenen Brüder
Ich nehm mir ein Messer und metzel euch nieder
So dreckig wie ihr will ich auch mal sein
Die satanischen Verse, so will ich sein
Ich will Ayathola Khomeini sein
In eure Gräber noch leg ich Bomben rein
Ihr sollt verrecken, kein Friede wird sein
Bist der letzte Dreck, lässt das Atmen sein
Ich bin Saulus und Paulus und alles zugleich
Komm, friss den Stahl, er wird nicht weich
Ich stecke dir die Knarre ins Maul, sei still
Das Messer gibt den Ton an und was ich will
Und nun an die, die meinen, das sei verschissene Moral
Die Intelligenz vor ihrem Fernsehgral
An die, die meinen, alles besser zu wissen
Auch euch hat eure Mutter nur ausgeschissen
Wenn ihr sagt, es langweilt euch, sowas zu hören
Dann macht euren Job und lasst euch nicht stören
Ihr feigen verschissenen Karrieremacher
Broker, Agenten, all die Sparkassenlacher
Euer Hirn wird dort enden, wo der Tod euch trifft
An der Kasse, im Supermarkt, im Dämmerlicht
An der Kasse, im Supermarkt, im Dämmerlicht
An der Kasse, im Supermarkt, im Dämmerlicht
Ich bin Saulus und Paulus und alles zugleich
Komm, friss den Stahl, er wird nicht weich
Ich stecke dir die Knarre ins Maul, sei still
Das Messer gibt den Ton an und was ich will
Ich bin Saulus und Paulus und alles zugleich
Komm, friss den Stahl, er wird nicht weich
Ich stecke dir die Knarre ins Maul, sei still
Das Messer gibt den Ton an und was ich will
Io sono la notte che rende il giorno un inferno
Io sono la morte che ancora ti custodisce in vita
Sono mito, sono religione
Sono marrone, sono nero, sono bianco, sono rosso
Sono un padre, una madre, sono un assassino, sono la morte
Io sono il granchio che si estende sulla terra
Sono un maiale che mangerà qualsiasi cosa quando vedrà l'amore
Distruggo una struttura che non esiste più
Dico che non tutti amano se stessi e non il prossimo
Sono Saulo e Paolo e tutto allo stesso tempo
Vieni a mangiare l'acciaio, non si ammorbidisce
Ti metto la pistola in bocca, stai zitto
Il coltello dà il tono e quello che voglio
Ma non voglio altro che distruggere, sono separato
Non voglio altro che odiare, sono io che ho calpestato tutto
Il mio odio è cieco e lo amo
L'odio è la passione che arde dentro di me
Sono Saulo e Paolo e tutto allo stesso tempo
Vieni a mangiare l'acciaio, non si ammorbidisce
Ti metto la pistola in bocca, stai zitto
Il coltello dà il tono e quello che voglio
Sporcizia che si attacca alle scarpe
Sporcizia che vive in ogni angolo
Dita annerite o raggrinzite al sangue
Lo sporco che conquista il mondo intero
Tutti gli stronzi del mondo, collegati attraverso la sporcizia
Uccidere bambini, contare medaglie, morte e ore
In cui possono produrre ancora più sporco
Per spingerti fuori dalla cloaca al sovrano
Oh baciami il culo, fottuti fratelli
Prenderò un coltello e ti macellerò
Voglio anche essere sporco come te
I versi satanici Ecco come voglio essere
Voglio essere Ayathola Khomeini
Metto ancora bombe nelle tue tombe
Perirai, non ci sarà pace
Sono l'ultima sporcizia, smetti di respirare
Sono Saulo e Paolo e tutto allo stesso tempo
Vieni a mangiare l'acciaio, non si ammorbidisce
Ti metto la pistola in bocca, stai zitto
Il coltello dà il tono e quello che voglio
E ora a quelli che pensano che sia una fottuta moralità
L'intellighenzia davanti al loro graal televisivo
A chi crede di sapere tutto meglio
Anche tua madre ha appena cagato te
Quando dici che sei annoiato a sentirlo
Allora fai il tuo lavoro e non lasciarti disturbare
Vigliacchi carrieristi del cazzo
Broker, agenti, tutti quelli che ridono Sparkasse
Il tuo cervello finirà dove la morte ti incontra
Alla cassa, al supermercato, in penombra
Alla cassa, al supermercato, in penombra
Alla cassa, al supermercato, in penombra
Sono Saulo e Paolo e tutto allo stesso tempo
Vieni a mangiare l'acciaio, non si ammorbidisce
Ti metto la pistola in bocca, stai zitto
Il coltello dà il tono e quello che voglio
Sono Saulo e Paolo e tutto allo stesso tempo
Vieni a mangiare l'acciaio, non si ammorbidisce
Ti metto la pistola in bocca, stai zitto
Il coltello dà il tono e quello che voglio
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