Mi Elegía - Vito, Acid Lemon, Vito & Acid Lemon

Y encendiendo estrellas en la oscuridad

Abrirá balcones, romperá crespones

Y pondrá canciones, en tu soledad?*

Me clavas veinte, veinte resucito

Por las veces que no asientes y lo necesito

Me dices vete del banquete y ya está escrito el mito

Y hasta que arranques una gota al infinito y abras apetito…

Me quedo el cadáver, quédate el delito

Te lo recito, cada vez que callas a la vez que grito

Desde donde estoy, donde las doy las quito

Donde las das lastima

Mis ojos son mi clima prueba justo encima

Por ti el pan, me lo quito de la boca, toma loca, come

Antes de que salga el Sol y un caracol asome

De lo oculto, ya ni rendirme ni rendirte culto

Que cuando el circo llegó al pueblo ya éramos adultos…

Descartada está la carta del indulto

Yo un lagarto en el desierto, no un experto en hacer bulto

Por cierto, misterio resuelto

El perro no sabía hacerse el muerto, mueve la cola, he vuelto

Te dejo suelto el mundo, es tuyo

La luna es mía cuando aúllo

Se te apaga el sol, yo te lo sustituyo

Con la energía que el resto gasta en orgullo

Sí, se hace de día y todavía no sé de quién huyo

Menos mal que fluyo cuando me llora el río

Y que lo tuyo es mío, no solo el frío intuyo

Voy con los Ganjah, tiene su mar, me tiro en plancha

¿quieres jugar?

pide revancha, yo hablo en la cancha

Después de la avalancha hacia tu boca

La piedra me la quedo, menos da un roca

No es la elección del color de la flor lo que se debate

Que está regando un cráter coño, vaya disparate

No tengo razón, sí un corazón que late

¿Le pides a un ladrón que me delate?

cuida el empate

Joder, va a ser, patada arriba y a correr

Defender de nada sirve, ya no hay tiempo que perder

Y es por carácter

Si me siento solo y en el polo opuesto

De lo que sigue el resto, de lo que rige el mundo

El lujo de la selva ruge en lo profundo, es un león

Turismo entre las cenizas en que hundo mi visión

Monarcas excavando en el carbón

¿limpiarme a mi la boca?

ni con bocanadas de jabón

Ve convocando a tu legión para el combate

Que yo vengo a por el jaque con la torre y el peón

«shalom» nuevo día, «shalom» de la cocina al salón

Y una cortina de luz en mi habitación

Entona una canción llamándome a la puerta, se despierta

Y no cómo Dios manda, a ciencia cierta

Aromas de lavanda en la burbuja

Viéndome barriendo con la escoba que me embruja

De tu jarrón al mío hay un viaje al ayer, mujer

Rompe la brújula, deja que la aguja cruja, le da la atmósfera…

Y esa vela te la prendo, te la izo

Y esa carne te la muerdo, te la guiso

Mejor improviso…

Y esa paz, me la fumo, te la afirmo

La promesa que no cumplo la confirmo…

Oye, pide cita, estás entrando en mi punto de vista

Voy tachando de la lista, yo ya he estado en esta lista

¿Has vuelto?

Todavía no he resuelto la ecuación

Al menos si no subes borraré las nubes al avión

¡Qué alboroto!

Pausa y un aplauso pal' piloto

Aterrorizados aterrizó en una flor de loto

¿Que cómo volar con el motor roto?

Aprendió del pájaro más loco…

Deja que cante y te prometo

Todas las letras de mi alfabeto

No el final de Julieta Capuleto

Toma mi amuleto

Ambulante, por la distancia restante

Si es ambulancia va sin nadie al volante

Con la pasión de un griego errante

¿Por cuál quieres que me decante?

¿El infierno de delante, o el de antes?

Ante la sabana caravana de elefantes al revés que

Mirándonos el alma olvidamos los pies

Y ya son tres las veces que niega, los besos que no llegan

Corre sube que despega, me entretuve, estuve fuera

Todo se olvida, ¿estoy en órbita ya de por vida?

¿por una manzana mordida no ver la salida?

Qué gravedad le otorgo al paisaje, si voy sin rumbo ni equipaje

Qué forma de salir de viaje…

Estoy yendo al encuentro de lo que hay dentro

Y no me traje ni mapa ni pasaje a la ruta salvaje

Sí una imagen, por cada pétalo que arranco

Abatido tumbado en un banco

Me he convencido enloquecido, y he sido entre tanto

Uno entre tantos, me quiera o no me quiera yo le canto…

Y es una sinergia sin energía

Desteñirme te divierte, viérteme lejía

Me decía «corre, corre» y no me corregía

Cuando llegaba pronto a mi elegía

Me elegía, son rituales de herejía

Como postales desde el cono sur

Reconozco su caligrafía y su actitud

Y no es la mía, qué cruz…

Por la luz diría que ya es mediodía

Pero, Santa María, atrácame en esta bahía

Almenos

Por si llego cualquier día y me lo encuentro lleno

Es tan cruel este vacío junto al que nacemos…

Tan propio que se me hace ajeno

Lo malo es que parece bueno cuando estoy inspirado y sin frenos

Duele y no suele ser un jilguero

Pero, mientras quede un pájaro sobrevolando el limonero

No hay mejor manera de silbarle a la vida y al tiempo

Y mis Blancs Wu-Tank estarán de acuerdo…

Cuando ya no aliente

Silenciosamente, llegará hasta ti

Y como el olvido

Ya te habrá vencido

Le dirás querido

Al igual que a mi…*

E illuminare le stelle nell'oscurità

Aprirà balconi, romperà la crepe

E suonerà canzoni, nella tua solitudine?*

Mi inchiodi venti, venti mi alzo

Per le volte che tu non annuisci e io ne ho bisogno

Mi dici di lasciare il banchetto e il mito è già scritto

E finché non inizi a scendere verso l'infinito e ti fai venire appetito...

Tengo il cadavere, tengo il crimine

Te lo recito, ogni volta che stai zitto mentre io urlo

Da dove sono, dove li do li prendo

dove li hai feriti

I miei occhi sono la mia resistenza alle intemperie proprio sopra

Per te il pane, me lo tolgo di bocca, bevo pazzo, mangio

Prima che sorga il sole e appaia una lumaca

Dall'occulto, né arrenderti né adorarti

Che quando il circo è arrivato in città eravamo già adulti...

Scartata è la lettera di grazia

Io sono una lucertola nel deserto, non un esperto nel fare massa

A proposito, mistero risolto

Il cane non sapeva fare il morto, scodinzola, sono tornato

Ti ho lasciato perdere il mondo, è tuo

La luna è mia quando urlo

Se il sole si spegne, prenderò il tuo posto

Con l'energia che il resto spende nell'orgoglio

Sì, è mattina e ancora non so da chi sto scappando

Per fortuna scorro quando il fiume piange per me

E quello che è tuo è mio, non solo il freddo che intuo

Vado con i Ganjah, loro hanno il loro mare, mi butto sulla tavola

vuoi giocare?

chiedo vendetta, parlo in tribunale

Dopo la valanga verso la vostra bocca

Tengo il sasso, meno dà un sasso

Non è la scelta del colore dei fiori che è in discussione

Questo è innaffiare un cratere di figa, sciocchezze

Non ho ragione, sì un cuore che batte

Chiedi a un ladro di darmi via?

prenditi cura della cravatta

Fanculo, alzati e corri

Difendersi è inutile, non c'è tempo da perdere

Ed è per carattere

Se mi sento solo e al polo opposto

Di ciò che segue il resto, di ciò che governa il mondo

Il lusso della giungla ruggisce nel profondo, è un leone

Turismo tra le ceneri in cui affondo la mia vista

I monarchi scavano nel carbone

pulirmi la bocca?

né con sbuffi di sapone

Vai a convocare la tua legione per il combattimento

Che vengo per il controllo con la torre e il pedone

"shalom" nuovo giorno, "shalom" dalla cucina al soggiorno

E una tenda di luce nella mia stanza

Canta una canzone che bussa alla mia porta, si sveglia

E non come Dio comanda, di sicuro

Aromi di lavanda in bolla

Vedermi spazzare con la scopa che mi strega

Dal tuo vaso al mio c'è un viaggio a ieri, donna

Rompi la bussola, lascia scricchiolare l'ago, dagli l'atmosfera...

E accendo quella candela per te, la alzo per te

E mordo quella carne, la cuocio in umido per te

Meglio improvvisare...

E quella pace, la fumo, te la affermo

Confermo la promessa che non mantengo...

Ehi, prendi un appuntamento, stai entrando nel mio punto di vista

Sto cancellando la lista, sono già stato in questa lista

Sei tornato?

Non ho ancora risolto l'equazione

Almeno se non sali, spazzerò via le nuvole dall'aereo

Che casino!

Pausa e applausi per il pilota

Terrorizzato atterrò su un fiore di loto

Come volare con un motore rotto?

Ha imparato dall'uccello più pazzo...

Lasciami cantare e te lo prometto

Tutte le lettere del mio alfabeto

Non è la fine di Giulietta Capuleti

prendi il mio amuleto

Ambulante, per la restante distanza

Se è un'ambulanza, va senza nessuno al volante

Con la passione di un greco errante

Quale vuoi che scelga?

L'inferno avanti, o quello prima?

Prima della carovana della savana di elefanti a testa in giù che

Guardando la nostra anima dimentichiamo i nostri piedi

E sono già tre volte che nega, i baci che non arrivano

Corri, decolla, mi sono divertito, ero fuori

Tutto è dimenticato, sono già in orbita per la vita?

Perché una mela morsicata non vede la via d'uscita?

Che gravità do al paesaggio, se vado senza direzione né bagaglio

Che modo di fare un viaggio...

Troverò cosa c'è dentro

E non ho portato una mappa o un biglietto per la strada selvaggia

Sì un'immagine, per ogni petalo che colgo

Sconsolato sdraiato su una panchina

Mi sono convinto di essere pazzo, e nel frattempo lo sono stato

Uno tra tanti, che mi ami o no, canto per lui...

Ed è una sinergia senza energia

Fade me ti diverte, versami la candeggina

Mi ha detto "corri, corri" e non mi ha corretto

Quando sono arrivato presto alla mia elegia

Ero elegia, sono rituali di eresia

Come le cartoline del cono meridionale

Riconosco la tua calligrafia e il tuo atteggiamento

E non è mio, che croce...

Alla luce direi che è già mezzogiorno

Ma, Santa Maria, attraccami in questa baia

Almeno

Nel caso arrivassi un giorno qualsiasi e lo trovassi pieno

Questo vuoto con cui nasciamo è così crudele...

Così proprio che mi sembra estraneo

La cosa brutta è che sembra buono quando sono ispirato e senza freni

Fa male e di solito non è un cardellino

Ma finché c'è un uccello che vola sopra l'albero di limoni

Non c'è modo migliore per fischiare alla vita e al tempo

E i miei Wu-Tank Blanc saranno d'accordo...

Quando non incoraggio più

In silenzio, verrà da te

e come l'oblio

Ti avrà già sconfitto

glielo dirai caro

Proprio come me...*