O Homem Dos Três Corações (Pelé) - Alcione

É, já quase findando o tempo regulamentar

Respirando fundo, enchendo o peito de ar

Trincando os dentes, partiu com a bola em viés

Um drible da vaca, na dor da ilusão no revés

Os deuses ao verem Arantes improvisar

Assim como fazem artistas de jazz

Que rompem as regras

Que nem Holiday no piano bar

Perguntaram quem é esse homem

De Três Corações a dançar

Barishnikov com duas chuteiras nos pés

A arquibancada gritou é um astro tupiniquim

Da constelação de Zizinho, Nyemeyer e Jobim

Estrela que nem Luiz Gonzaga

Que nem Pixinguinha

E que nem Portinari, que nem Radamés

Dando um lençol no zagueiro

Menino sem pestanejar

Partiu com a bola no peito e parou no ar

E a nega formosa e ardente

Desceu pelo corpo do seu grande amor

Depois de assanhada e dengosa

Beijar seus pés

Então saciada

No fundo da rede adormeceu

De gozo e fé

A sonhar com deus Pelé

Sì, il tempo normale è quasi scaduto

Fai un respiro profondo, riempiendo il petto di aria

Stringendo i denti, ha rotto la palla di parte

Un gocciolamento di vacca, nel dolore dell'illusione nella battuta d'arresto

Gli dei che vedono Arantes improvvisano

Proprio come fanno gli artisti jazz

Chi infrange le regole

Come una vacanza al piano bar

Hanno chiesto chi fosse quest'uomo

Di Tre Cuori per ballare

Barishnikov con due tacchetti ai piedi

Lo standers gridato è una stella tupiniquim

Dalla costellazione di Zizinho, Nyemeyer e Jobim

Star come Luiz Gonzaga

Come Pixinguinha

E come Portinari, come Radamés

Dare un foglio al difensore

ragazzo senza battere ciglio

Ha iniziato con la palla nel petto e si è fermato in aria

E la denia bella e ardente

È disceso attraverso il corpo del suo grande amore

Dopo aver esitato e negato

bacia i tuoi piedi

così sazi

In fondo alla rete, si addormentò

Di gioia e di fede

Sognando il dio Pelé