The Stag - Angelo Branduardi

«Tell us our good master

Why you sit there so quietly

And where are the trophies

You usually bring home

Like the heads of the Bengal tiger

That decorate your great hall

And the skins of lion and zebra

That you’ve laid wall to wall…»

«My friends, in the foothills before the rainy season

I went out hunting one day all by myself

Keeping the wind in my face I crept up

To where a herd of deer were grazing

When suddenly before me

Stood a great horned king of stags

And it’s the truth I tell you, believe me

As the lord above’s my witness

The great beast did not quaver

But softly began to speak…»

«It's written in the stars, lord

Upon this day I die

So these my gifts I offer

To you this Eastertide:

These majestic antlers for you

To hang your bows on

And these my ears as fine cups

For you to toast your ladies

Take both my bright eyes

For a pair of shining mirrors

And all these bristles

For brushes to shave your face

I pray that you eat my flesh for ten days

And from my hide you make a warm coat

And as for your strength and courage

My liver will serve you well

Thus in the stars it’s written, my good sir

That the body of this your servant

Seven times will be fruitful

And seven times be reborn…»

«Tell us our good master

Why you sit there so quietly

And where are all the trophies

You usually bring home…»

«Dicci il nostro buon padrone

Perché ti siedi lì così in silenzio

E dove sono i trofei

Di solito porti a casa

Come le teste della tigre del Bengala

Che decorano la tua grande sala

E le pelli di leone e zebra

Che hai posato muro contro muro...»

«Amici miei, ai piedi prima della stagione delle piogge

Un giorno sono andato a caccia da solo

Tenendo il vento in faccia, mi sono alzato di soppiatto

Dove pascolava un branco di cervi

Quando improvvisamente davanti a me

Era un grande re cornuto di cervi

Ed è la verità che ti dico, credimi

Come il signore di sopra è il mio testimone

La grande bestia non tremò

Ma piano piano cominciò a parlare...»

«Sta scritto nelle stelle, signore

In questo giorno muoio

Quindi questi sono i miei regali che offro

A te questo tempo pasquale:

Queste maestose corna per te

Per appendere i tuoi fiocchi

E queste mie orecchie come belle coppe

Per brindare alle tue ragazze

Prendi entrambi i miei occhi luminosi

Per un paio di specchietti luccicanti

E tutte queste setole

Per i pennelli per radersi il viso

Prego che tu mangi la mia carne per dieci giorni

E dalla mia pelle fai un cappotto caldo

E per quanto riguarda la tua forza e il tuo coraggio

Il mio fegato ti servirà bene

Così nelle stelle è scritto, mio ​​buon signore

Che il corpo di questo tuo servo

Sette volte saranno fruttuose

E sette volte rinascere...»

«Dicci il nostro buon padrone

Perché ti siedi lì così in silenzio

E dove sono tutti i trofei

Di solito porti a casa...»