Recantiga - António Zambujo, Miguel Araujo

E era as folhas espalhadas, muito recalcadas do correr do ano

A recolherem uma a uma, por entre a caruma, de volta ao ramo

E era à noite a trovoada que encheu na enxurrada, aquela poça morta

De repente, em ricochete, a refazer-se em sete nuvens gota a gota

Hmmmm

E era de repente o rio, num só rodopio a subir o monte

E a correr contra a corrente, assim de trás para a frente, a voltar à fonte

E um monte de cartas espalhadas, des-desmoronando-se todo em castelo

E era linha duma vida sendo recolhida, de volta ao novelo

E era aquelas coisas tontas, as afrontas que eu digo e que me arrependo

A voltarem para mim como se assim tivessem remendo

E era eu, um passarinho caído no ninho à espera do fim

E eras tu, até que enfim, a voltar para mim

E era eu, um passarinho caído no ninho à espera do fim

E eras tu, até que enfim, a voltar para mim

E era eu, um passarinho caído no ninho à espera do fim

E eras tu, até que enfim, a voltar para mim

Ed erano le foglie sparse, molto represse dal corso dell'anno

Per raccoglierne uno, tra gli aghi di pino, torna al ramo

Ed è stato al temporale che ha riempito il diluvio, quella pozzanghera morta

Improvvisamente, in un rimbalzo, per rifarsi in sette nuvole, gocciolanti

Hmmmm

E fu all'improvviso il fiume, in un unico vortice su per la montagna

E corri controcorrente, quindi da indietro, per tornare alla fonte

E un sacco di lettere sparse, sbriciolandosi tutte nel castello

Ed è stata un'ancora di salvezza che è stata raccolta, tornando alla palla

Ed erano quelle cose stupide, gli affronti che dico e di cui mi pento

Tornando da me come se avessero una patch

Ed ero io, un uccello caduto nel nido in attesa della fine

E sei stato tu, finalmente, a tornare da me

Ed ero io, un uccello caduto nel nido in attesa della fine

E sei stato tu, finalmente, a tornare da me

Ed ero io, un uccello caduto nel nido in attesa della fine

E sei stato tu, finalmente, a tornare da me