Tormenta - Arkano

Letra de «Tormenta»

(Creo que acerté con cada error

Creo que acerté con cada error)

Tengo retratos envueltos en lana

De gratos recuerdos que no volverán

De muertes cercanas, de vidas lejanas

De Aída, de Sara, de Carla, de Larz

De guerra en tu cama y café en el rabal

De abrazos sin ganas y beso en el Prat

De cuantas palabras lanzamos al aire pensando que siempre tendrían su lugar

De Nuria avanzando y mirando hacia atrás

De Bea gritando en su propia ciudad

Quizás invocando a estos versos que apuntan al beso que nunca me quiso robar

De Lara bailando por Óscar Esplá

Acaba sus pasos en busca de paz

Ahora como mucho la llamo borracho pidiendo descanso a mi fuerza vital

Que me parta un rayo, que me parta un rayo

Que me parta un ra-ra, si dejas de ser mi tormenta

Si dejas de ser mi tormenta

Que me parta un rayo, que me parta un rayo

Que me parta un ra-ra, si dejas de ser mi tormenta

Si dejas de ser mi tormenta

Viajé a su planeta para explorar

Las fuerzas secretas de su gravedad

Pero Ana Paola voló en Panamá

No nos quedaba guión para más

Caricia en el centro y enfado en San Blas

Cristina lloraba intentando cambiar

Miraba a mi cara confusa pintando una raya en la mesa buscando escapar

María pedía tenerme detrás, Diana delante para conversar

Pero la distancia más que espacial

Se hacía evidente en el plano mental

Miro al pasado y me veo diciendo pronto volveré a verte

Ahora soy un suicida escribiendo cartas de amor a la muerte

(Creo que acerté con cada error

Pues ninguna explosión nace sin previa reacción

Creo que acerté con cada error

Pues todo universo nace de otro anterior)

Que me parta un rayo, que me parta un rayo

Que me parta un ra-ra, si dejas de ser mi tormenta

Si dejas de ser mi tormenta

Que me parta un rayo, que me parta un rayo

Que me parta un ra-ra, si dejas de ser mi tormenta

Si dejas de ser mi tormenta

Testo "Tempesta".

(Penso di aver capito bene ogni errore

Penso di aver capito bene ogni errore)

Ho ritratti avvolti nella lana

Di piacevoli ricordi che non torneranno

Di morti vicine, di vite lontane

Da Aida, da Sara, da Carla, da Larz

Della guerra nel tuo letto e del caffè nella rabal

Di abbracci senza voglia e baci al Prat

Di quante parole gettiamo in aria pensando che avrebbero sempre avuto il loro posto

De Nuria va avanti e guarda indietro

De Bea che urla nella sua stessa città

Forse invocando questi versi che puntano al bacio che mai mi ha voluto rubare

De Lara che balla di Óscar Esplá

Termina i tuoi passi alla ricerca della pace

Ora al massimo la chiamo ubriaca chiedendo alla mia forza vitale di riposare

Il fulmine mi colpisce, il fulmine mi colpisce

Che ho diviso un ra-ra, se smetti di essere la mia tempesta

Se smetti di essere la mia tempesta

Il fulmine mi colpisce, il fulmine mi colpisce

Che ho diviso un ra-ra, se smetti di essere la mia tempesta

Se smetti di essere la mia tempesta

Ho viaggiato sul tuo pianeta per esplorarlo

Le forze segrete della tua gravità

Ma Ana Paola è volata a Panama

Non avevamo più sceneggiature

Carezza al centro e rabbia al San Blas

gridò Cristina cercando di cambiare

Guardò la mia faccia confusa disegnando una linea sul tavolo cercando di scappare

María ha chiesto di avermi dietro, Diana davanti per parlare

Ma la distanza più che spaziale

Era evidente sul piano mentale

Guardo il passato e mi vedo dire che presto ti rivedrò

Ora sono un suicida che scrive lettere d'amore alla morte

(Penso di aver capito bene ogni errore

Ebbene, nessuna esplosione nasce senza una reazione precedente

Penso di aver avuto ragione con ogni errore

Beh, ogni universo nasce da un altro precedente)

Il fulmine mi colpisce, il fulmine mi colpisce

Che ho diviso un ra-ra, se smetti di essere la mia tempesta

Se smetti di essere la mia tempesta

Il fulmine mi colpisce, il fulmine mi colpisce

Che ho diviso un ra-ra, se smetti di essere la mia tempesta

Se smetti di essere la mia tempesta