Di seguito il testo della canzone Outsider , artista - Assemblage 23 con traduzione
Testo originale con traduzione
Assemblage 23
When the door’s always closed
Isolation imposed
I try the best I can
But the gulf is too wide
And I can’t stand astride
Such a gigantic span
This impossible distance
Obscures my existence
Like fog hugging autumn shores
And it’s building inside
With each wound to my pride
I can’t take this anymore
I’m standing right here
I’ve not disappeared
And yet you look right through me
Do I not exist?
A presence unmissed
An unseen identity
I’m on the outside
Looking inward
These impenetrable walls restrain me
I could tear them down
But I’m afraid
Of what is on the other side
It’s not my intention
To covet attention
At least no more than I’m due
But you turned your back
And left me in the black
With nothing I could cling to
Was it too much to ask
Such an abhorrent task
To simply acknowledge me?
Some small recognition
To raze this partition
That makes me feel so empty
I’m on the outside
Looking inward
These impenetrable walls restrain me
I could tear them down
But I’m afraid
Of what is on the other side
I’m at the point I might break
Alone and displaced
An unwelcome nobody
I’m a vessel adrift
Traversing the rift
Consumed by an angry sea
Pushed aside by the crowd
And I’m screaming out loud
Until my voice is raw
But I won’t go away
From this perverse ballet
As long as I’ve breath to draw
I’m on the outside
Looking inward
These impenetrable walls restrain me
I could tear them down
But I’m afraid
Of what is on the other side
Quando la porta è sempre chiusa
Isolamento imposto
Provo il meglio che posso
Ma il divario è troppo ampio
E non riesco a stare a cavallo
Un tale gigantesco arco
Questa distanza impossibile
Oscura la mia esistenza
Come la nebbia che abbraccia le coste autunnali
E sta costruendo dentro
Con ogni ferita al mio orgoglio
Non ce la faccio più
Sono proprio qui
non sono scomparso
Eppure mi guardi attraverso
Non esisto?
Una presenza imperdibile
Un'identità invisibile
Sono all'esterno
Guardando dentro
Queste mura impenetrabili mi trattengono
Potrei abbatterli
Ma ho paura
Di ciò che è dall'altra parte
Non è mia intenzione
Per ricercare l'attenzione
Almeno non più del dovuto
Ma hai voltato le spalle
E mi ha lasciato nel nero
Con niente a cui potrei aggrapparmi
Era troppo da chiedere
Un compito così ripugnante
Per semplicemente riconoscermi?
Qualche piccolo riconoscimento
Per radere al suolo questa partizione
Questo mi fa sentire così vuoto
Sono all'esterno
Guardando dentro
Queste mura impenetrabili mi trattengono
Potrei abbatterli
Ma ho paura
Di ciò che è dall'altra parte
Sono al punto in cui potrei rompermi
Solo e sfollato
Un nessuno sgradito
Sono una nave alla deriva
Attraversando la spaccatura
Consumato da un mare infuriato
Spinto da parte dalla folla
E sto urlando ad alta voce
Fino a quando la mia voce non sarà cruda
Ma non me ne andrò
Da questo balletto perverso
Finché ho fiato per disegnare
Sono all'esterno
Guardando dentro
Queste mura impenetrabili mi trattengono
Potrei abbatterli
Ma ho paura
Di ciò che è dall'altra parte
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