Viva Villa-Lobos - Charlie Byrd

Je m’appelle Charlie,

et aujourd’hui j’ai froid,

j’ai pas envie de rire.

J’avais oublié qu’en hiver,

il était bon d’se couvrir.

J’me suis dessiné des mitaines,

et une écharpe bon marché,

j’aurai jamais cru qu’mon rêve,

pourrait m'ôter ma liberté.

Mon crime, celui pour l’quel j’suis condamné,

c’est d’avoir souri sur des sujets où les autres se sont braqués,

C’est d’oser dénoncer, avec second degré, caricaturer une réalité

Souvent trop oubliée.

Mais où vas tu mon monde?

Esclave des arts et des lettres?

Ta liberté c’est donc de fuir plutôt que de l’admettre?

Tu appelles au combat, quand nous restons bouffons des rois,

Divertir pour des sourires, est-ce là l’erreur qui nous tuera?

J’ai froid, j’ai peur.

Aujourd’hui le vent me glace le sang,

j’ai l’impression qu’la fin a trouvé son commencement.

Alors courez, hurlez, indignez vous face à mes dires,

Alors criez, jugez, si être à genoux pour vous c’est vivre,

On ne m’enlèvera rien, on ne m’achèvera pas,

Vous voulez être libres?

Mais vous n'êtes rien de ça.

Alors pleurez, tombez, mais ne regrettez pas,

La vie nous a donné le choix de mener nos propres combats,

Notre arme a été la parole, quelques crayons, ça n’suffit pas,

Il aura suffit d’une fois pour que notre arme ait perdue foi.

Je m’appelle Charlie, et aujourd’hui j’ai froid, j’ai pas envie d’rire.

Non car aujourd’hui je suis mort, et c’est demain que vient le pire.

Mi chiamo Charlie,

e oggi ho freddo,

Non voglio ridere.

Avevo dimenticato che in inverno,

era bello coprirsi.

Ho disegnato guanti per me stesso,

e una sciarpa a buon mercato,

Non avrei mai creduto che il mio sogno,

potrebbe togliermi la libertà.

Il mio delitto, quello per il quale sono condannato,

è aver sorriso su argomenti su cui altri si sono concentrati,

È osare denunciare, di secondo grado, mettere in caricatura una realtà

Spesso troppo dimenticato.

Ma dove stai andando nel mio mondo?

Schiavo delle arti e delle lettere?

Quindi la tua libertà è correre piuttosto che ammetterlo?

Invochi la battaglia, quando stiamo ancora scherzando con i re,

Divertente per i sorrisi, è questo l'errore che ci ucciderà?

Ho freddo, ho paura.

Oggi il vento mi gela il sangue,

Sento che la fine ha trovato il suo inizio.

Quindi corri, urla, indignati per le mie parole,

Quindi grida, giudica, se essere in ginocchio è vivere per te,

Niente mi sarà tolto, niente sarà finito,

Vuoi essere libero?

Ma tu non sei niente di tutto questo.

Quindi piangi, cadi, ma non rimpiangere,

La vita ci ha dato la scelta di combattere le nostre battaglie,

La nostra arma era la parola, qualche matita, non basta,

Ci è voluta solo una volta perché la nostra arma perdesse la fede.

Mi chiamo Charlie, e oggi ho freddo, non ho voglia di ridere.

No, perché oggi sono morto, e domani è il peggio.