Sic Mea Fata - Corvus Corax

Ut nece proxima facit olor

Blandus heret meo corde dolor

Roseus effugit ore color

Cura crescente, labore vigente

Vigore labente miser morior;

Tam male pectora multat amor

A morior, a morior, a morior

Dum quod amem cogor et non amor

Felicitate jovem supero

Si me dignetur, quam desidero

Si sua labra semel novero

Una cum illa si dormiero

Mortem subire, placenter obire

Vitamque finire, statim potero

Tanta si gaudia non rupero

A potero, a potero, a potero

Prima si gaudia concepero

Ubera cum animadverterem

Optavi, manus ut involverem

Simplicibus mammis ut alluderem

Sic cogitando traxi venerem

Sedit in ore, rosa cum pudore

Pulsatus amore, quod os lamberem

Hei lamberem, hei lamberem, hei lamberem

Luxuriando per characterem

Quanto è vicino il cigno

Un dolce dolore mi si attacca al cuore

Il colore rosa è svanito

L'ansia cresce, il lavoro prospera

muoio infelice per la forza del passaggio;

L'amore punisce il cuore così duramente

Sto morendo, sto morendo

Quando sono costretto ad amare ciò che amo

Felicity Giove in alto

Se mi disprezzo, come desidero

Se faccio oscillare le labbra una volta lo so

Se dormo insieme a lei

Subire la morte, esibirsi piacevolmente

Posso porre fine alla mia vita subito

Tanta gioia se non mi rompo

Apotero

Se concepisco le prime gioie

Quando noto i seni

Ho scelto di avvolgere le mie mani

Seni semplici con cui giocare

Così ho disegnato il mio bambino

Si siede sul divano, una rosa di vergogna

Un colpo all'amore che ho battuto in bocca

hei leccato, hei leccato, hei leccato

Indulgere in un personaggio