Di seguito il testo della canzone Bouquet , artista - Counterparts con traduzione
Testo originale con traduzione
Counterparts
Disconnecting veins in an effort to release my tragedy
All that we leave behind is misery
And my disease is a sanctuary
A curse that unfolds like a novel
But I’d sooner slit my wrists with the first page
I find it hard to feel alive
While my heart beats in borrowed time
The cadence that I’ve kept confined
Existing only in the black behind my eyes
Not worthy of a memory
Deny all grief and force yourself to forget me
Don’t allow my ghost to linger any longer than it has
Let my spirit breathe, I’ve finally found peace
Allow me to exist only in the empty spaces between breaths
In the margin of each exhale that you’re sure that you have left
Be mindful of the way speaking my name could leave a poison on your lips
And the ache that binds your bones will be my parting gift
A grave unfit to bear the blame
Pale limbs like flowers to be tied in a bouquet
That the soil refused to cultivate
To be born, to live, to die, rotting away
There’s nothing to be done
I can’t be saved
I find it hard to feel alive
While my heart beats in borrowed time
The cadence that I’ve kept confined
Existing only in the black behind my eyes
Not worthy of a memory
Deny all grief and force yourself to forget me
Don’t allow my ghost to linger any longer than it has
Let my spirit breathe, I’ve finally found peace
Disconnettere le vene nel tentativo di rilasciare la mia tragedia
Tutto ciò che lasciamo alle spalle è la miseria
E la mia malattia è un santuario
Una maledizione che si svolge come un romanzo
Ma preferirei tagliarmi i polsi con la prima pagina
Trovo difficile sentirmi viva
Mentre il mio cuore batte nel tempo preso in prestito
La cadenza che ho tenuto confinata
Esiste solo nel nero dietro i miei occhi
Non degno di un memoria
Nega ogni dolore e sforzati di dimenticarmi
Non permettere al mio fantasma di indugiare più a lungo di quanto non sia stato
Lascia respirare il mio spirito, ho finalmente trovato la pace
Permettimi di esistere solo negli spazi vuoti tra un respiro e l'altro
A margine di ogni espirazione che sei sicuro di aver lasciato
Sii consapevole del modo in cui pronunciare il mio nome potrebbe lasciare un veleno sulle tue labbra
E il dolore che lega le tue ossa sarà il mio dono d'addio
Un grave inadatto a sopportare la colpa
Gli arti pallidi come i fiori da legare in un bouquet
Che il suolo si rifiutasse di coltivare
Nascere, vivere, morire, marcire
Non c'è niente da fare
Non posso essere salvato
Trovo difficile sentirmi viva
Mentre il mio cuore batte nel tempo preso in prestito
La cadenza che ho tenuto confinata
Esiste solo nel nero dietro i miei occhi
Non degno di un memoria
Nega ogni dolore e sforzati di dimenticarmi
Non permettere al mio fantasma di indugiare più a lungo di quanto non sia stato
Lascia respirare il mio spirito, ho finalmente trovato la pace
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