...but you are vast - Crime In Stereo

You’re no good for me

My formulated drug an acquired taste

awaits to sate this unrequited love

It tastes so gray, yet necessary to sustain frustration

Take just enough to get you fucked up

Not so much that it drives you away

A constant escape

The magnificent restraint that it takes to stay away

I’ve no control at all

I constantly dream

The memories invade the things I keep with me

I’m getting high on the roof of the world

You’re no good for me

(You're no good for me) You are the bent and blackened spoon.

You are the butane.

You are the bedroom.

(You're no good for me) You are the improbable excuse

for the horrible things that I do.

You’re no good for me, but I guess not bad enough.

And on quiet nights I come to find you crawling through my kick drum

Hell bent on deliverance of all the privileges

of being with you, Heaven sent I crane my neck

To watch you desperately march down my chest, enjoying every step.

Emphasized by distances we never intended.

You come crawling back through my regrets to remind me what you said…

«We're no good at this.»

Non va bene per me

Il mio farmaco formulato ha acquisito un gusto

attende di saziare questo amore non corrisposto

Ha un sapore così grigio, ma necessario per sostenere la frustrazione

Prendi quel tanto che basta per farti incasinare

Non così tanto da allontanarti

Una fuga continua

La magnifica moderazione che serve per stare alla larga

Non ho alcun controllo

Sogno costantemente

I ricordi invadono le cose che tengo con me

Sto salendo sul tetto del mondo

Non va bene per me

(Non sei buono per me) Sei il cucchiaio piegato e annerito.

Tu sei il butano.

Tu sei la camera da letto.

(Non sei buono per me) Sei la scusa improbabile

per le cose orribili che faccio.

Non sei buono per me, ma suppongo non abbastanza male.

E nelle notti tranquille vengo a trovarti strisciare attraverso il mio tamburo

L'inferno ha deciso di liberare tutti i privilegi

di essere con te, il cielo mi ha mandato allungo il collo

Guardarti marciare disperatamente lungo il mio petto, godendoti ogni passo.

Sottolineato da distanze che non abbiamo mai pensato.

Torni strisciando indietro tra i miei rimpianti per ricordarmi quello che hai detto...

«Non siamo bravi in questo.»