Di seguito il testo della canzone E Numbers , artista - Dananananaykroyd con traduzione
Testo originale con traduzione
Dananananaykroyd
Another stain, wipes, over the face
Of an entire, clutch, of reasonable guys
I flip a coin, seems, the luck has run out
It’s 2:40 and the clocks are wrong
Another stain, matched, by the reward
Another work, made, to show off the pose
Another way, stop, and show some respect
For those trying and abandoning
I want something that, something that I can’t see
Through the prism of stigmatism
With a white lie, the shrinking of its structure
Feed the kids, the E numbers
Feed the kids, the newscasters
Where do our tantrums go
Where do our tantrums go
She seemed to know how twisted is this
My back is ricked, spiked, down to the spine
Lie flat on floors, with vertebrae down
Pitch perfect like a slamming door
But when it comes I’ll be prepared
This off course rain jostling down
Blaming the mind, or, anything close
You can’t put it on forgetfulness, so
I want something that, something that I can’t see
Through the prism of stigmatism
With a white lie, the shrinking of its structure
Feed the kids, the E numbers
Feed the kids, the newscasters
Where do our tantrums go
Where do our tantrums go
Where do our tantrums go
Where do our tantrums go
Zoom out at speeds with sharp intakes of breath
Heads spinning up in the corners
Closer than it even began
I want something that, something that I can’t see
Through the prism of stigmatism
With a white lie, the shrinking of its structure
Feed the kids, the E numbers
Feed the kids, the newscasters
Where do our tantrums go
Where do our tantrums go
Where do our tantrums go
Where do our tantrums go
Un'altra macchia, salviette, sul viso
Di un intero, gruppo, di ragionevoli ragazzi
Lancio una moneta, a quanto pare, la fortuna è finita
Sono le 2:40 e gli orologi sono sbagliati
Un'altra macchia, abbinata, dalla ricompensa
Un altro lavoro, realizzato, per mostrare la posa
In un altro modo, fermati e mostra un po' di rispetto
Per coloro che provano e abbandonano
Voglio qualcosa che, qualcosa che non riesco a vedere
Attraverso il prisma dello stigmatismo
Con una bugia bianca, il restringimento della sua struttura
Dai da mangiare ai bambini, i numeri E
Dai da mangiare ai bambini, ai giornalisti
Dove vanno i nostri capricci
Dove vanno i nostri capricci
Sembrava sapere quanto fosse contorto questo
La mia schiena è ruvida, appuntita, fino alla spina dorsale
Sdraiati sui pavimenti, con le vertebre rivolte verso il basso
Pitch perfetto come una porta che sbatte
Ma quando arriverà sarò preparato
Questa pioggia, fuori corso, sgomita
Incolpare la mente, o qualcosa di simile
Non puoi metterlo sull'oblio, quindi
Voglio qualcosa che, qualcosa che non riesco a vedere
Attraverso il prisma dello stigmatismo
Con una bugia bianca, il restringimento della sua struttura
Dai da mangiare ai bambini, i numeri E
Dai da mangiare ai bambini, ai giornalisti
Dove vanno i nostri capricci
Dove vanno i nostri capricci
Dove vanno i nostri capricci
Dove vanno i nostri capricci
Rimpicciolisci a velocità con forti inspirazioni
Teste che girano negli angoli
Più vicino di quanto iniziasse
Voglio qualcosa che, qualcosa che non riesco a vedere
Attraverso il prisma dello stigmatismo
Con una bugia bianca, il restringimento della sua struttura
Dai da mangiare ai bambini, i numeri E
Dai da mangiare ai bambini, ai giornalisti
Dove vanno i nostri capricci
Dove vanno i nostri capricci
Dove vanno i nostri capricci
Dove vanno i nostri capricci
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