Di seguito il testo della canzone Niobe , artista - Dargaard con traduzione
Testo originale con traduzione
Dargaard
Sexque datis leto diversaque passis
Ultima resabat: quam corpore mater
Tota veste tegens
«Unam minimamque pelinque!
De multis minimam posco»
Clamavit
«Et unam!»
Dumque rogat, pro qua rogat, occidit
Orba resedit exanimes inter natos natasque
Virumque deriguitaque malis
Nullos movet aura capillos
In vultu color est sine sanguine
Lumina maestis
Stant immota genis nihil
Est in immota genis nihil
Est in imagine vivum
Ipsa quoque interius cum duro lingua palato
Congelat et venae desistunt reddere motus
Nec pes ire potest intra quoque
Viscera saxum est
Flet tarnen et validi circumdata turbine venti
In patriam rapta est ibi fixa
Eacumine montis liquitur
Et lacrimas etiam nune marmora manant
C'erano sei diversi malati dati nella morte
L'ultima parola era: come il corpo della madre
Coprendo l'intero vestito
“Il più piccolo per la pelle!
Chiedo il minimo
Lui pianse
"E qualunque cosa!"
Mentre chiede ciò che chiede, uccide
Un orfano siede senza vita tra bambini e bambini
L'eroe assonnato
Aura non muove capelli
Il colore del viso è senza sangue
Gli occhi sono tristi
Stanno immobili, le guance nulla
Non c'è niente di immobile nelle tue guance
È in una vita immaginaria
Anche lei dentro con una lingua rigida
Si blocca e veleno
Anche nessun piede può entrare
L'intestino è una roccia
Piange ed è circondato da una potente tempesta di vento
Il rapimento è risolto lì
La vetta della montagna si dissolve
E le lacrime scorrono anche adesso
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