The Boxer - Deana Carter

I am just a poor boy

Though my story is seldom told

I have squandered my resistance

For a pocketful of mumbles, such are promises

All lies and jest

Still a man hears what he wants to hear

And disregards the rest

When I left my home and my family

I was no more than a boy

In the company of strangers

In the quiet of the railway station, runnin' scared

Layin' low, seekin' out the poorer quarters

Where the ragged people go

Lookin' for the places, only they would know

Lie-la-lie

Asking only workman’s wages

I come lookin' for a job

But I get no offers, just a come on

From the whores on Seventh Avenue

I do declare there were times

When I was so lonesome

I took some comfort there

La, la, la, la, la, la, la

Lie-la-lie

And I’m layin' out my winter clothes

And wishin' I was gone, goin' home

Where the New York City winters aren’t bleedin' me

Leadin' me home, goin' home

In the clearing stands

A boxer and a fighter by his trade

And he carries the reminders

Of every glove that laid him down

Or cut him 'til he cried out

In his anger and his shame

«I am leavin', I am leavin'»

But the fighter still remains, still remains

Lie-la-lie

Sono solo un povero ragazzo

Anche se la mia storia viene raccontata di rado

Ho sperperato la mia resistenza

Per un po' di borbottii, queste sono promesse

Tutte bugie e scherzi

Eppure un uomo sente ciò che vuole sentire

E ignora il resto

Quando ho lasciato la mia casa e la mia famiglia

Non ero altro che un ragazzo

In compagnia di sconosciuti

Nella quiete della stazione ferroviaria, correndo spaventato

Sdraiato in basso, cercando i quartieri più poveri

Dove vanno le persone cenciose

Cercando i posti, solo loro lo saprebbero

Bugia la bugia

Chiedere solo il salario dell'operaio

Vengo a cercare un lavoro

Ma non ricevo offerte, solo andiamo

Dalle puttane della settima strada

Dichiaro che ci sono stati momenti

Quando ero così solo

Lì mi sono consolato

La, la, la, la, la, la, la

Bugia la bugia

E sto preparando i miei vestiti invernali

E vorrei che fossi andato via, andando a casa

Dove gli inverni di New York non mi stanno sanguinando

Conducendomi a casa, tornando a casa

Negli stand di sgombero

Un pugile e un combattente nel suo mestiere

E porta i promemoria

Di ogni guanto che lo ha steso

O taglialo finché non ha gridato

Nella sua rabbia e nella sua vergogna

«Me ne vado, me ne vado»

Ma il combattente rimane ancora, rimane ancora

Bugia la bugia