Naufrage - Deluge

Et je contemple

D’un regard vide, le dos courbé, genoux fléchis

L'étendue des dégâts

Des dommages sans précédent

Le rafiot n’est plus qu’un amas de bois gisant

Des débris qui s’entremêlent

Et je sens mes mains douloureuses

La chair à vif, complètement brulées

Lambeaux ondulants comme des drapeaux hissés

Ces mains seront la mémoire, la stèle de ce chaos

Qui, à chaque seconde où je poserai mes yeux sur elles

Me diront, avec cette odeur de sang et d’iode:

«Le naufrage de ton âme, est venu

Lorsque tu as caressé les boulets

Qui transperçaient la coque de ton navire.

»

E contemplo

Con uno sguardo vuoto, schiena piegata, ginocchia piegate

L'entità del danno

Danno senza precedenti

La vasca non è altro che un mucchio di legname

Detriti che si intrecciano

E sento le mani che mi fanno male

Polpa cruda, completamente bruciata

Sventolando brandelli come bandiere issate

Queste mani saranno il ricordo, la stele di questo caos

Chi ogni secondo poso i miei occhi su di loro

Mi dirà, con quell'odore di sangue e di iodio:

"Il naufragio della tua anima è arrivato

Quando hai accarezzato le palle di cannone

Che ha perforato lo scafo della tua nave.

»