Deflesh the Abducted - Devourment

Returning to this place inside my mind

The darkest place in god’s creation

A place where life is brought to suffer

Without feeling mercy

First I take a helplless victim

Back to my lair where I can skin them

Slash at their eyes, assault their sense

Revel as they suffer

Deflesh the abducted

The knife leaves trails of blood coming out of its ghastly wounds

Force feed this piece of shit, piss from my rotting scab encrusted filthy cock

Covering, showering with piss and blood as it twitches, I spit on it Over and over again

How lovely, it still speaks with a lust to exist

I rip out its throat, fucking me with bliss

Abduct the whore, deflesh her more

Fuck you til your dead, causing me to explode

No more, I can’t stand it, something strange like before

A hunger that envelops me, a need for human meat

I rip this bitch’s fucken face off, gorge it right down like a hungry boar

Biting on the warm wet skin, I’m in heaven

Now I will feed on this warm, filthy meat

My hunger frightens me, I don’t know if I can tame it I bite down on its tit, it explodes shooting fluid

I stab out my own eyes, the sweet pain makes me cum

Ritorno in questo posto nella mia mente

Il posto più oscuro nella creazione di Dio

Un luogo in cui la vita viene portata a soffrire

Senza provare pietà

Per prima cosa prendo una vittima indifesa

Torna alla mia tana dove posso scuoiarli

Taglia i loro occhi, assalta i loro sensi

Divertiti mentre soffrono

Deflagra il rapito

Il coltello lascia tracce di sangue che escono dalle sue ferite orribili

Dai da mangiare a questo pezzo di merda, piscia dal mio cazzo sporco incrostato di crosta in decomposizione

Coprendolo, inondandomi di piscio e sangue mentre si contrae, ci sputo sopra ancora e ancora

Che bello, parla ancora con una brama di esistere

Gli strappo la gola, fottendomi con beatitudine

Rapisci la puttana, spogliala di più

Fottiti fino alla morte, facendomi esplodere

Non più, non lo sopporto, qualcosa di strano come prima

Una fame che mi avvolge, un bisogno di carne umana

Strappo via la faccia fottuta di questa cagna, la ingoio fino in fondo come un cinghiale affamato

Mordendo la pelle calda e bagnata, sono in paradiso

Ora mi nutrirò di questa carne calda e sporca

La mia fame mi spaventa, non so se riesco a domarlo gli mordo la tetta, esplode sparando liquido

Mi pugnalerò gli occhi, il dolce dolore mi fa venire