The Porter – A Lament - Disillusion

I could bend the genius' course

Could give wisdom to the blunt

But I doubt they would be grateful

One wish, a breeze to blow over

the shelves and piles of souvenirs

If only they would come to see

Knowing ages pass before a tree

Will spoil us with complexity

They’d be worth a hall of memories

But it’s fools I deal with day and night

Fools that only come for short insight

Though all of past hence waits

In sanctity’s sweet embrace.

Hear my song of reverence

To the precious gifts that countenance

To clamber high and dig so deep

And seek what everyone should seek.

It’s him again — the sullen —

With eyes in envy’s mist and woe

Out for refuge in a glimpse of bliss

A short delusion

A frenzy grasp at nothingness

A frenzy grasp at nothingness:

Echoes pound so loud in me

Voices longing for tranquility

A course is set for stormy seas

Leading through the hall of memories

But it’s fools I deal with day and night

Fools that only come for short insight

Though all of past hence waits

In sanctity’s sweet embrace.

I could bend the genius' course

Could give wisdom to the blunt

But I doubt they would be grateful.

Potrei piegare il corso del genio

Potrebbe dare saggezza al contundente

Ma dubito che ne sarebbero grati

Un desiderio, una brezza da soffiare

gli scaffali e le pile di souvenir

Se solo venissero a vedere

Conoscere le età passano davanti a un albero

Ci vizierà con la complessità

Valgono una sala dei ricordi

Ma sono stupidi con cui ho a che fare giorno e notte

Sciocchi che vengono solo per una breve intuizione

Anche se tutto il passato da qui aspetta

Nel dolce abbraccio della santità.

Ascolta la mia canzone di riverenza

Ai doni preziosi che ti accompagnano

Per arrampicarsi in alto e scavare così in profondità

E cerca ciò che tutti dovrebbero cercare.

È di nuovo lui - il cupo -

Con gli occhi nella nebbia e nel dolore dell'invidia

In cerca di rifugio in uno scorcio di beatitudine

Una breve illusione

Una presa frenetica del nulla

Una presa frenetica del nulla:

Gli echi risuonano così forte dentro di me

Voci desiderose di tranquillità

Una rotta è impostata per mari in tempesta

Conducendo attraverso la sala dei ricordi

Ma sono stupidi con cui ho a che fare giorno e notte

Sciocchi che vengono solo per una breve intuizione

Anche se tutto il passato da qui aspetta

Nel dolce abbraccio della santità.

Potrei piegare il corso del genio

Potrebbe dare saggezza al contundente

Ma dubito che ne sarebbero grati.