Di seguito il testo della canzone Glas , artista - Eisregen con traduzione
Testo originale con traduzione
Eisregen
Der Frust hat sich hinein gefressen in hundert Jahren Bitterkeit.
Ein Gefühl, das niemals starb, hab’ich begraben, nah beim Herzen.
Dort irrt es ruhelos umher und greift die Nervenbahnen an.
Ein dumpfer Schmerz pocht tief in mir seit hundert Jahren Einsamkeit.
Ein Talkgeschmack, belegt die Zunge, die gierig über Wunden leckt.
Geschlagen aus Verrat und Trauer, den Finger tief hineingelegt
Zeit zerstört alles
Meine Wut hab ich mir konserviert.
In einem Sarg aus Glas begraben,
Wo ich sie immer sehen kann.
Und dieses Grab segne ich von Herzen.
Besuche ich zu jeder Tageszeit auch nachts
Hab ich an seinem Rand geweint
Des Todes Antlitz schmückt den Sarg aus Glas,
In ihm sich spiegelnd mein Gesicht,
Hab’es zerschnitten mit scharfer Klinge.
Doch dieses Lächeln löscht auch nicht der Stahl,
So lebt es weiter, so bleibt es ewig,
Bis auch der Sarg aus Glas zerbricht.
Bis auch der Sarg aus Glas zerbricht …
Doch etwas speist den Motor, treibt mich vorwärts,
Lässt heißmein Herz in Flammen stehn.
Bittersüßder Fluch der Rache,
Die meine Hand führt hin zum Untergang.
Sie lässt den Schmerz ganz kurz verklingen
Und schenkt dem Leben Farbenglanz von Sinn
So lass ich wankend meinen Abglanz
Durch eine Welt aus falschem Schein.
So taumle ich vor Freude schreiend,
Mich badend in dem Meer aus Blut.
Das eure Leiber mir geschenkt
Und welches lindert meine Wut
La frustrazione l'ha consumata in cento anni di amarezza.
Ho seppellito un sentimento che non è mai morto, vicino al mio cuore.
Lì si aggira irrequieto e attacca le vie nervose.
Un dolore sordo pulsa nel profondo di me da cento anni di solitudine.
Un sapore di talco che ricopre la lingua che lecca avidamente le ferite.
Battuto dal tradimento e dal dolore, metti il dito nel profondo
Il tempo distrugge tutto
Ho salvato la mia rabbia.
sepolto in una bara di vetro,
Dove posso sempre vederli.
E benedico questa tomba con tutto il mio cuore.
Visito a qualsiasi ora del giorno anche di notte
Ho pianto sul bordo
Il volto della morte adorna la bara di vetro,
Il mio viso vi si rifletteva,
L'ho tagliato con una lama affilata.
Ma nemmeno l'acciaio cancella questo sorriso,
Quindi sopravvive, quindi rimane per sempre,
Finché la bara di vetro non si rompe.
Finché la bara di vetro non si rompe...
Ma qualcosa alimenta il motore, mi spinge in avanti,
Mi fa ardere il cuore.
agrodolce la maledizione della vendetta,
La mia mano porta alla distruzione.
Lascia che il dolore si calmi per un momento
E dona alla vita un colorato splendore di significato
Così ho lasciato vacillare la mia riflessione
Attraverso un mondo di false apparenze.
Quindi barcollo urlando di gioia,
Facendomi il bagno nel mare di sangue.
che i tuoi corpi mi hanno dato
E quale calma la mia rabbia
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