At the Antipodes of Chastity (Hail the Sons of Cain) - Embrace of Thorns

Through fire and myriads of trials

Born the daimon erect

Exhausted by the tribulations of mundane living

We aren’t alive nor dead anymore

Our murky grins, our fatigue shines bright

Like wingless fallen angel

Caressed by the satanic grace

we are finally blessed…

Blessed by the blackest light…

Sweet are the magic hands of death

The grand consoler of the world!

Within his forceful arms

Sleep is deep and dreamless

Yes, Indeed, he is a welcome visitor

A quiet and peaceful harbor,

among the roaring waves of the oceanic life

Of which the outbreak knocks and flushes

The steep and treacherous beaches of death in vain…

Happy lonely boat

Floating in the peaceful waters of the black gulf

So much it has suffered from the wild waves of mortal life

Tied within this bay forever

My boat, it does not need any sales, nor it does steering

To this deadly embrace

It will find the quietness it always craved for

oh death you’re welcome…

And farewell my body, from which I reaped no sweetness

With every passing second, darkness becomes deeper

Until the oblivion I crave covers me

With lids completely sealed

Surrendered in the coldness of my shroud-clad body

I’m now ready, to be separated…

Attraverso il fuoco e una miriade di prove

Nasce il daimon eretto

Esausto dalle tribolazioni della vita mondana

Non siamo più vivi né morti

I nostri sorrisi oscuri, la nostra stanchezza brilla luminosa

Come un angelo caduto senza ali

Accarezzato dalla grazia satanica

siamo finalmente benedetti...

Benedetto dalla luce più nera...

Dolci sono le mani magiche della morte

Il grande consolatore del mondo!

Tra le sue braccia vigorose

Il sonno è profondo e senza sogni

Sì, infatti, è un visitatore gradito

Un porto tranquillo e pacifico,

tra le onde ruggenti della vita oceanica

Di cui l'epidemia bussa e vampa

Le spiagge ripide e insidiose della morte invano...

Felice barca solitaria

Galleggiando nelle pacifiche acque del Golfo Nero

Tanto ha sofferto per le onde selvagge della vita mortale

Legato all'interno di questa baia per sempre

La mia barca, non ha bisogno di vendite, né timone

A questo abbraccio mortale

Troverà la tranquillità che ha sempre desiderato

oh morte sei il benvenuto...

E addio corpo mio, dal quale non ho raccolto dolcezza

Con ogni secondo che passa, l'oscurità diventa più profonda

Fino a quando l'oblio che bramo non mi copre

Con coperchi completamente sigillati

Mi sono arreso nella freddezza del mio corpo avvolto nel sudario

Ora sono pronto, per essere separato...