Di seguito il testo della canzone Eliza Mi Hortaliza , artista - Enjambre con traduzione
Testo originale con traduzione
Enjambre
Ella es un retoño de la tierra
Con colmillos y con garras cual fiera
Volaroa pero la cazaria
Con la realidad nunca la entenderian
Ella es de un color que nadie conoce
Y en la hora veinticinco aparece
En el mes entre diciembre y enero
La estacion del año en medio del invierno
Imito la vista normal
Y la pierdo de vista
Y cuando todo me va mal
Le doy una visita
Ella por mi siempre esta velando
Aunque putrefacto soy su fruto amado
Cuando acepto que veo todo raro
En el dia entre el primero y ultimo del año
Ahi esta
Eliza
Mi hortaliza
Eliza
Mi hortaliza
Ella ahuyenta a los demonios
Ella tiene el temor de dios
Ella tiene la mano de dios
Dios me habla por su voz
Imito la vista normal
Y la pierdo de vista
Y cuando todo me va mal
Le doy una visita
Ella por mi siempre esta velando
Aunque putrefacto soy su fruto amado
Cuando acepto que veo todo raro
En el dia entre el primero y ultimo del año
Ahi esta
Eliza
Mi hortaliza
Eliza
Mi hortaliza
Imito la vista normal
Y la pierdo de vista
Y cuando todo me va mal
Le doy una visita
Ella por mi siempre esta velando
Aunque putrefacto soy su fruto amado…
Lei è un rametto di terra
Con zanne e artigli come una bestia
Volerei ma le darei la caccia
Con la realtà non l'avrebbero mai capito
È un colore che nessuno conosce
E alla venticinquesima ora appare
Nel mese tra dicembre e gennaio
La stagione dell'anno in pieno inverno
Imito la vista normale
E la perdo di vista
E quando tutto va storto
Gli faccio una visita
Lei veglia sempre su di me
Benché marcio io sono il suo amato frutto
Quando lo accetto vedo tutto strano
Nel giorno tra il primo e l'ultimo dell'anno
C'è
Elisabetta
il mio ortaggio
Elisabetta
il mio ortaggio
Lei scaccia i demoni
Lei ha il timore di dio
lei ha la mano di dio
Dio mi parla attraverso la sua voce
Imito la vista normale
E la perdo di vista
E quando tutto va storto
Gli faccio una visita
Lei veglia sempre su di me
Benché marcio io sono il suo amato frutto
Quando lo accetto vedo tutto strano
Nel giorno tra il primo e l'ultimo dell'anno
C'è
Elisabetta
il mio ortaggio
Elisabetta
il mio ortaggio
Imito la vista normale
E la perdo di vista
E quando tutto va storto
Gli faccio una visita
Lei veglia sempre su di me
Benché marcio io sono il suo amato frutto...
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