Di seguito il testo della canzone Menhir - Supplicant , artista - Fen con traduzione
Testo originale con traduzione
Fen
Prostrate we are
On bended knee and foreheads pressed against the earth
Stained with blood
The altar is crimson yet the soils remain unslaked
Before the vastness of the megalith
Under the glare of a thousand veiled stares
So much more needed
More to be given to those beneath
Present thy fragile forms
Surrender… Supplicant
Enshrine in roots, the first ones scream out
A demand for vengeance
A clarion call that resonates
Throughout that cold void of forgotten epochs
In silent serried ranks we move
To the colossal pulse of the unknowable
Yielding
Willing
This malleable swarm
Compelled to carve remembrance
Harbingers of sundered generations
Slaves to a forgotten will
'Casting our gaze to the star-studded skies whilst our souls
Bleed into the thirsty earth — yet silent they remain
The keening wails of the singers of the summoning songs
Remain unanswered, unheard.
Yawning abyss, lifeless heavens
Unheeding but our supplication endears, the need for sacrifice
Resonates and echoes throughout generations
Before us and generations to come
Shriveled wastelands tremble
To the remorseless march of the lost
Shackled in chains of surrender
Slaves we are
On broken knees and foreheads driven into the earth
Drenched with blood
The altar is eternal
Prostrati siamo
Sul ginocchio piegato e la fronte premuta contro la terra
Macchiato di sangue
L'altare è cremisi ma i terreni rimangono intatti
Davanti alla vastità del megalite
Sotto il bagliore di mille sguardi velati
Tanto più necessario
Altro da dare a coloro che stanno sotto
Presenta le tue fragili forme
Arrendersi... Supplicante
Immergiti nelle radici, i primi urlano
Una richiesta di vendetta
Una chiamata squillante che risuona
In quel freddo vuoto di epoche dimenticate
Ci muoviamo in ranghi serrati silenziosi
Al battito colossale dell'inconoscibile
Cedere
Disposto
Questo sciame malleabile
Costretto a scolpire il ricordo
Portatori di generazioni divise
Schiavi di una volontà dimenticata
"Portando il nostro sguardo verso i cieli tempestati di stelle mentre le nostre anime
Sanguinano nella terra assetata, eppure restano silenziosi
I lamenti acuti dei cantanti dei canti di evocazione
Rimani senza risposta, inascoltato.
Abissi spalancati, cieli senza vita
Inascoltare ma la nostra supplica è tenera, la necessità del sacrificio
Risuona ed echeggia nel corso delle generazioni
Prima di noi e delle generazioni a venire
Le terre desolate avvizzite tremano
Alla marcia spietata dei perduti
Incatenato in catene di resa
Schiavi che siamo
Su ginocchia rotte e fronti conficcate nella terra
Inzuppato di sangue
L'altare è eterno
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