Di seguito il testo della canzone Logos versus logos , artista - Gilberto Gil con traduzione
Testo originale con traduzione
Gilberto Gil
Trocar o logos da posteridade
Pelo logo da prosperidade
Celebra-se, poeta que se é
Durante um tempo a idéia radical
De tudo importar, se para o supremo ser
De nada importar, se para o homem mortal
Abarrotam-se os cofres do saber
Um saber que se torne capital
Um capital que faça o futuro render
Os juros da condição de imortal
(Mas a morte é certa!)
Trocar o logos da posteridade
Pelo logo da prosperidade
E assim por muito tempo busca-se
O cuidadoso esculpir da estátua
Que possa atravessar os séculos intacta
Tornar perpétua a lembrança do poeta
Mas chega-se ao cruzamento da vida
O ser pra um lado, pra outro lado o mundo
Sujeita-se o poeta à servidão da lida
Quando a voz da razão fala mais fundo
E essa voz comanda:
Trocar o logos da posteridade
Pelo logo da prosperidade
E o bom poeta, sólido afinal
Apossa-se da foice ou do martelo
Para investir do aqui e agora o capital
No produzir real de um mundo justo e belo
Celebra assim, mortal que já se crê
O afazer como bem ritual
Cessar da obsessão pelo supremo ser
Nascer do prazer pelo social
E o poeta grita:
Trocar o logos da posteridade
Pelo logo da prosperidade
Eis o papel da grande cidade
Eis a função da modernidade
Cambia i loghi dei posteri
Per il logo della prosperità
Festeggia te stesso, poeta che sei
Per un po' l'idea radicale
Di tutto importa, se per l'essere supremo
Non importa, è per l'uomo mortale
Le forzieri della conoscenza sono stipate
Un sapere che diventa capitale
Un capitale che fa fruttare il futuro
L'interesse per la condizione immortale
(Ma la morte è certa!)
Cambia i loghi dei posteri
Per il logo della prosperità
E così per molto tempo si cerca
L'accurato intaglio della statua
Che può attraversare i secoli intatto
Rendi perpetuo il ricordo del poeta
Ma si arriva al bivio della vita
Essere da una parte, il mondo dall'altra
Il poeta è sottoposto alla servitù del coperchio
Quando la voce della ragione parla più a fondo
E questa voce comanda:
Cambia i loghi dei posteri
Per il logo della prosperità
E il buon poeta, dopotutto solido
Si impossessa della falce o del martello
Per investire dal qui e ora il capitale
Nella vera produzione di un mondo giusto e bello
Festeggia così, mortale che già crede
La cosa da fare come bene rituale
Cessate l'ossessione per l'essere supremo
Nato dal piacere attraverso i social
E il poeta urla:
Cambia i loghi dei posteri
Per il logo della prosperità
Ecco il ruolo della grande città
Ecco la funzione della modernità
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