Stormcalling - Gwynbleidd

Having first entered the void

I turned to night’s blooming fields

All shining in violet, reddish livid

Assumptions were of nothing less

Than spring’s courtly welcome

Begging my will to stay

Left alone I tried a path

Destined to fail from the very outset

Cast aside, barred from joining

In your glorious essence

One by one the droplets fell

From the heavy sky

Touches of a calming cold

Against a fevered skin

I found more worry than peace

In the light of this

On the ridge of sight

To whence I’ve run, defying given fate

Untouched by passing time

Storm of earth — I call your name

Having first entered the void

I turned to night’s blooming fields

Among them my own steps I found

— fading sea of leaves…

Essendo prima entrato nel vuoto

Mi sono rivolto ai campi in fiore della notte

Tutto splendente di viola, livido rossastro

I presupposti non erano niente di meno

Che cortese benvenuto di primavera

Implorando la mia volontà di restare

Rimasto solo ho provato un percorso

Destinato a fallire fin dall'inizio

Messo da parte, impedito di unirsi

Nella tua gloriosa essenza

Una dopo una le goccioline sono cadute

Dal cielo pesante

Tocchi di un raffreddore calmante

Contro una pelle febbrile

Ho trovato più preoccupazione che pace

Alla luce di ciò

Sulla cresta della vista

Da dove sono corso, sfidando il destino

Incontaminato dal passare del tempo

Tempesta di terra — chiamo il tuo nome

Essendo prima entrato nel vuoto

Mi sono rivolto ai campi in fiore della notte

Tra questi ho trovato i miei stessi passi

— mare di foglie in dissolvenza...