Di seguito il testo della canzone The Mezuzah (Mezuzah Charm) , artista - Jill Sobule con traduzione
Testo originale con traduzione
Jill Sobule
I’ve traveled to cities you’ve never seen
Far from the town where I was a teen
To Budapest and west Odense
A million miles from New Providence
Thirty years later, my childhood’s gone
The blue-and-white house half-acre lawn
So why do I dwell on the elm tree in back
The mezuzah in front and the books in the stack?
There was nothing to do and the neighbors were mean
I sat in my room and tried not to scream
We fought and we squabbled every third day
And I longed for the time when I’d go far away
I never look back and I try to forget
So why do I think of this house with regret?
Why do I dwell on the elm tree in back
The mezuzah in front and the books in the stack?
Now I walk to work under a mackerel sky
The tears start to slide, I can’t fathom why
It’s been nine years since you’re in a grave
I keep on living and I even forgave
How you died in front of me that day
The clocks keeps ticking as you slide away
And time stood still for a full year
While I pretend you were near
Mom, you died in front of me that day
Four paramedics, they couldn’t say
That you would live to comfort me
Or one day know who I would be
I never look back and I try to forget
So why do I think of the house with regret?
Why do I dwell on the elm tree in back
The mezuzah in front and the books in the stack?
I never look back and I try to forget
So why do I think of the house with regret?
Why do I dwell on the elm tree in back
The mezuzah in front and the books in the stack?
Ho viaggiato in città che non hai mai visto
Lontano dalla città dove ero un adolescente
A Budapest e a ovest di Odense
Un milione di miglia da New Providence
Trent'anni dopo, la mia infanzia è finita
Il prato bianco e blu della casa di mezzo acro
Allora perché mi soffermo sull'olmo dietro
Il mezuzah davanti e i libri in pila?
Non c'era niente da fare e i vicini erano cattivi
Mi sono seduto nella mia stanza e ho cercato di non urlare
Combattevamo e litigavamo ogni tre giorni
E desideravo il tempo in cui sarei andato lontano
Non mi guardo mai indietro e cerco di dimenticare
Allora perché penso a questa casa con rammarico?
Perché mi soffermo sull'olmo dietro
Il mezuzah davanti e i libri in pila?
Ora vado al lavoro sotto un cielo di sgombri
Le lacrime iniziano a scorrere, non riesco a capire perché
Sono passati nove anni da quando sei in una tomba
Continuo a vivere e ho persino perdonato
Come sei morto davanti a me quel giorno
Gli orologi continuano a ticchettare mentre scivoli via
E il tempo si è fermato per un anno intero
Mentre faccio finta che tu fossi vicino
Mamma, sei morta davanti a me quel giorno
Quattro paramedici, non potevano dirlo
Che saresti vissuto per confortarmi
O un giorno saprò chi sarei
Non mi guardo mai indietro e cerco di dimenticare
Allora perché penso alla casa con rammarico?
Perché mi soffermo sull'olmo dietro
Il mezuzah davanti e i libri in pila?
Non mi guardo mai indietro e cerco di dimenticare
Allora perché penso alla casa con rammarico?
Perché mi soffermo sull'olmo dietro
Il mezuzah davanti e i libri in pila?
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