The Curse - Josh Ritter

He opens his eyes, falls in love at first sight

With the girl in the doorway

What beautiful lines, how full of life

After thousands of years, what a face to wake up to

He holds back a sigh as she touches his arm

She dusts off the bed where 'til now he’s been sleeping

Under miles of stone, the dried fig of his heart

Under scarab and bone starts back to its beating

She carries him home in a beautiful boat

He watches the sea from a porthole in stowage

He can hear all she says as she sits by his bed

Then one day his lips answer her in her own language

The days quickly pass, he loves making her laugh

The first time he moves, it’s her hair that he touches

She asks, «Are you cursed?»

He says, «I think that I’m cured»

Then he talks of the Nile and the girls in bullrushes

In New York, he is laid in a glass-covered case

He pretends he is dead, people crowd round to see him

But each night she comes 'round and the two wander down

The halls of the tomb that she calls a museum

Often he stops to rest, but then less and less

Then it’s her that looks tired, staying up asking questions

He learns how to read from the papers that she

Is writing about him and he makes corrections

It’s his face on her book, more and more come to look

Families from Iowa, upper Westsiders

Then one day it’s too much, he decides to get up

And as chaos ensues, he walks outside to find her

She is using a cane and her face looks too pale

But she’s happy to see him, as they walk he supports her

She asks, «Are you cursed?»

but his answer’s obscured

In a sandstorm of flashbulbs and rowdy reporters

Such reanimation, the two tour the nation

He gets out of limos, he meets other women

He speaks of her fondly, their nights in the museum

But she’s just one more rag now he’s dragging behind him

She stops going out, she just lies there in bed

In hotels in whatever towns they are speaking

Then her face starts to set and her hands start to fold

And one day the dry fig of her heart stops its beating

Long ago on the ship, she asked «Why pyramids?»

He said, «Think of them as an immense invitation»

She asked, «Are you cursed?»

He said, «I think that I’m cured»

Then he kissed her and hoped that she’d forget that question

Apre gli occhi, si innamora a prima vista

Con la ragazza sulla soglia

Che belle linee, che piene di vita

Dopo migliaia di anni, che faccia a cui svegliarsi

Lui trattiene un sospiro mentre lei gli tocca il braccio

Spolvera il letto dove fino ad ora ha dormito

Sotto miglia di pietra, il fico secco del suo cuore

Sotto scarabeo e osso ricomincia a battere

Lo porta a casa su una bella barca

Guarda il mare da un oblò in stivaggio

Riesce a sentire tutto quello che dice mentre si siede accanto al suo letto

Poi un giorno le sue labbra le rispondono nella sua lingua

I giorni passano velocemente, lui adora farla ridere

La prima volta che si muove, tocca i suoi capelli

Lei chiede: «Sei maledetto?»

Dice: «Penso di essere guarito»

Poi parla del Nilo e delle ragazze dei giunchi

A New York, è adagiato in una teca con copertura di vetro

Finge di essere morto, la gente si accalca per vederlo

Ma ogni notte lei viene in giro e i due vagano giù

Le sale della tomba che lei chiama un museo

Spesso si ferma a riposare, ma poi sempre meno

Poi è lei che sembra stanca, resta alzata a fare domande

Impara a leggere dai giornali che lei

Sta scrivendo di lui e apporta correzioni

È la sua faccia sul suo libro, sempre più persone vengono a guardare

Famiglie dell'Iowa, Westsider superiori

Poi un giorno è troppo, decide di alzarsi

E mentre succede il caos, esce fuori per trovarla

Sta usando un bastone e il suo viso sembra troppo pallido

Ma è felice di vederlo, mentre camminano lui la sostiene

Lei chiede: «Sei maledetto?»

ma la sua risposta è oscura

In una tempesta di sabbia di lampadine e giornalisti turbolenti

Tale rianimazione, i due girano la nazione

Esce dalla limousine, incontra altre donne

Parla di lei con affetto, delle loro notti al museo

Ma lei è solo un altro straccio ora che si sta trascinando dietro

Smette di uscire, resta lì a letto

Negli hotel in qualunque città si parli

Poi il suo viso inizia a indurirsi e le sue mani iniziano a piegarsi

E un giorno il fico secco del suo cuore smette di battere

Molto tempo fa sulla nave, ha chiesto "Perché le piramidi?"

Disse: «Pensate a loro come a un immenso invito»

Lei chiese: «Sei maledetto?»

Disse: «Penso di essere guarito»

Poi l'ha baciata e ha sperato che dimenticasse quella domanda