Sanctuary - Joshua Kadison

A row of love broke it seems

spillng all our precious dreams

among the jagged fragments

and all the space between

we stood in awe of this sacred scene.

Wondered what it all could mean.

We watched vague confusion

at the working of the great unseen.

To the timeless sound of shattering

we saw the fragments of our universe scattering.

Sounded like an angel singing somewhere.

Sounded like ann angel singing,

«Sanctuary, sanctuary.

Let me be your sanctuary.

Sanctuary, sanctuary.

Let me be your sanctuary.

When you cannot find the light

of your own shining star

I will (let me) help you to remember

who you truly are.

who you truly are.

Let me be your sancturay.»

I broke down, lost myself.

In the end I can´t blame anybody else, no.

Visions called but I send them all away.

Looked in the water, what did I see?

Glimmers of my own mystery.

I tried to introduce myself

but I could not find the words to say.

As I gazed into his countenace

so amazed the wreckage so immense.

Sounded like an angel singing somewhere.

Sounded like ann angel singing,

«Sanctuary, sanctuary.

Let me be your sanctuary.

Sanctuary, sanctuary.

Let me be your sanctuary.

When you cannot find the light

of your own shining star

I will (let me) help you to remember

who you truly are.

who you truly are.

Let me be your sancturay.»

Sembra che una fila d'amore abbia rotto

rovesciando tutti i nostri sogni preziosi

tra i frammenti frastagliati

e tutto lo spazio in mezzo

siamo rimasti in soggezione di fronte a questa scena sacra.

Mi chiedevo cosa potesse significare tutto ciò.

Abbiamo osservato una vaga confusione

al lavoro del grande invisibile.

Al suono senza tempo di frantumazione

abbiamo visto i frammenti del nostro universo sparpagliarsi.

Sembrava un angelo che canta da qualche parte.

Sembrava un angelo che canta,

«Santuario, santuario.

Fammi essere il tuo santuario.

Santuario, santuario.

Fammi essere il tuo santuario.

Quando non riesci a trovare la luce

della tua stessa stella splendente

Ti aiuterò (lascerò) a ricordare

chi sei veramente.

chi sei veramente.

Fammi essere il tuo santuario.»

Sono crollato, mi sono perso.

Alla fine non posso incolpare nessun altro, no.

Le visioni hanno chiamato ma le mando via tutte.

Ho guardato nell'acqua, cosa ho visto?

Barlumi del mio mistero.

Ho provato a presentarmi

ma non riuscivo a trovare le parole da dire.

Mentre guardavo il suo volto

così sbalordito il relitto così immenso.

Sembrava un angelo che canta da qualche parte.

Sembrava un angelo che canta,

«Santuario, santuario.

Fammi essere il tuo santuario.

Santuario, santuario.

Fammi essere il tuo santuario.

Quando non riesci a trovare la luce

della tua stessa stella splendente

Ti aiuterò (lascerò) a ricordare

chi sei veramente.

chi sei veramente.

Fammi essere il tuo santuario.»