The Lived-But-Yet-Named - Karate

From hotels in the middle of the night

I’m calling you out

To candles cling tentative flames

But they burn just the same

Just in case you forget

Sick in the silt of the strangest taste

I’ve hated today

Still something sings within the vein

I forget to fail

I forget to complain

How much more can we stand to stay

Before clouds complain

Soaked to that critical stage

With the overdressed words

Of the well-meaning vague

How much will the Leitmotiv sway

To compensate for our fallow-yet-vigorous play

On this century’s take

On the lived-but-yet-named

Hold out, hold out

Because this moon is twice as good

When you see through a year of nights

What you thought you understood

Set out, set out

Because this haze is bound to wane

It can no longer pretend to hide

The will of third-class seats on tomorrow’s trains

Dagli hotel nel cuore della notte

Ti sto chiamando fuori

Alle candele si aggrappano fiamme incerte

Ma bruciano lo stesso

Nel caso te lo dimentichi

Malato nel limo del sapore più strano

Ho odiato oggi

Qualcosa ancora canta nella vena

Mi dimentico di fallire

Mi dimentico di lamentarmi

Quanto ancora possiamo resistere per restare

Prima che le nuvole si lamentino

Imbevuto di quella fase critica

Con le parole stravaganti

Del vago ben intenzionato

Quanto oscillerà il Leitmotiv

Per compensare il nostro gioco incolto ma vigoroso

Sulla ripresa di questo secolo

Sul vissuto ma-ancora-nominato

Tieni duro, resisti

Perché questa luna è due volte più buona

Quando vedi un anno di notti

Quello che pensavi di aver capito

Parti, parti

Perché questa foschia è destinata a svanire

Non può più fingere di nascondersi

La volontà dei posti di terza classe sui treni di domani