Blinded Sultan - Katalepsy
С переводом

Blinded Sultan - Katalepsy

Альбом
Gravenous Hour
Год
2016
Язык
`Inglese`
Длительность
310880

Di seguito il testo della canzone Blinded Sultan , artista - Katalepsy con traduzione

Testo " Blinded Sultan "

Testo originale con traduzione

Blinded Sultan

Katalepsy

Оригинальный текст

Where the darkness is the black, where nought is something and dark is purer

than light, there he is

Primordial end, barren forefather, perpetual chewing and insatiable devourer of

worlds and galaxies, infinite sultan of demons

Forever bounding in outrageous emptiness he’s drowning in his own pulsating

gloomy agony, in music and dance of his own madness

Giant absolute gods, eyeless, mute, grim and insane

Other Gods are slowly, clumsily and bizarre dancing beneath the extinct star’s

cemeteries

Out of the whirl of terrible visions, which they are webbed, they reach

tentacles and threads of dark to the seamy side of worlds, plunge victims into

mouths and consume them alive and crying

Omniscient, indifferent, solitary, nameless, thoughtless

He spreads like a throbbing black hole, which shed crimson miasmas,

looks like swelling veins

One and indivisible with endless obsidian throne, his shapeless mas gobbles to

muffled, deranged weird ruff and quiet monotone sobs of damned flutes in the

mysterious paws

In pitch-dark boiling chaos, where other Gods awkwardly hobble

Without sense to vile roar and dissonant squeals, sultan of demons greedily

gnawing putrid bones of immortals

Delighting by howling of victims, he forces the origin of universe to crack

Spreading the vomit of life to the tears of dying worlds

He is cynic, insane, vindictive and wouldn’t take anyone, who dare make the

things he can doing only, befoul alchemy: create alive out of death

Перевод песни

Dove l'oscurità è il nero, dove il nulla è qualcosa e l'oscurità è più pura

che luce, eccolo

Fine primordiale, antenato sterile, masticatore perpetuo e divoratore insaziabile di

mondi e galassie, infinito sultano dei demoni

Per sempre rimbalzando nel vuoto oltraggioso, sta annegando nel suo stesso pulsare

cupa agonia, nella musica e nella danza della propria follia

Dei giganti assoluti, senza occhi, muti, cupi e pazzi

Altri dei stanno danzando lentamente, goffamente e in modo bizzarro sotto la stella estinta

cimiteri

Fuori dal vortice di visioni terribili, che sono ragnatele, raggiungono

tentacoli e fili oscuri verso il lato squallido dei mondi, immergono le vittime

bocche e consumarle vive e piangenti

Onnisciente, indifferente, solitario, senza nome, sconsiderato

Si diffonde come un buco nero palpitante, che sparge miasmi cremisi,

sembra vene gonfie

Uno e indivisibile con un infinito trono di ossidiana, la sua mas informe divora

gorgiera smorzata e squilibrata e singhiozzi silenziosi e monotoni di dannati flauti nel

zampe misteriose

In un caos ribollente buio pesto, dove altri dei zoppicano goffamente

Insensato al ruggito vile e agli strilli dissonanti, sultano dei demoni avidamente

rosicchiando ossa putride di immortali

Deliziandosi con l'ululato delle vittime, costringe l'origine dell'universo a incrinarsi

Diffondere il vomito della vita fino alle lacrime dei mondi morenti

È cinico, pazzo, vendicativo e non accetterebbe nessuno che osi fare il

cose che può fare solo, infame alchimia: creare vivi dalla morte

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