El Argentinito - Leon Gieco

Ese pequeño argentinito que llevamos

Va colgado como gajo de la mano

Bien peinado con corbata y mocasín

Va gritando sólo para hacerse ver

Saca la lengua mientra vamos caminando

Y se revuelca entre lo que descarte

Se persigna con el agua de cuneta de la insignia de ayer

Picapleitos paranoico y desconfiado

Va puteando con voz de ventrílocuo

Es apostólico, católico y romano

Delator, miliquito y monitor y

Festejo los goles de aquel mundial

Así los llantos de el no los pudo tapar

Conmemoró con mil banderas argentinas al borracho del balcón

Este pequeño argentinito que llevamos

Va colgado como gajo de la mano

Odia piquetes y a los pobres de la esquina

Guay si la que maneja el auto es una mina

Junta las ramas con espinas de los parques

Y te las clava en las patas hasta sangrar

Naturalmente es fracasado y te hace ver que aun perdiendo es ganador

Pone pajaritos en la licuadora

Y con un palo tumba horneros de pared

Se hace chupar por la ambulancia y la sirena

Y todos creen que esta allí por familiar

Y cuando ve la 31 del avión sueña

Con topadoras como solución

Vota inútiles y al tiempo te hace creer

Que jamás él los votó

Este pequeño argentinito que llevamos

Va colgado como gajo de la mano

Orina todas las macetas de la tía

Y le tira los gatitos del balcón

Pone dulce de leche en las zapatos de los amigos

Que quedaron a dormir

Ensarta sapos con las flechas de su arco

Y muestra su trofeo al fin

Periférico, vacío y egoísta

Cree que todo el mundo piensa en él

Rompe botellas en los tachos de comida

Así los pobres no se acercan ni a ver

Y se lleva la pelota del partido

Porque es suya y es un regalo del papa

Va enojado porque el gol que le metieron

No lo deja ya ganar

Quel piccolo argentinito che portiamo

Si blocca come un pezzo di mano

Ben curato con cravatta e mocassino

Sta urlando solo per essere visto

Tira fuori la lingua mentre camminiamo

E sguazza tra ciò che scarta

Si segna con l'acqua della grondaia del distintivo di ieri

Imbroglione paranoico e sospettoso

Si lamenta con la voce di un ventriloquo

È apostolica, cattolica e romana

Informatore, soldato e monitor e

Io celebro i gol di quel Mondiale

Quindi le sue grida non potevano essere coperte

Ha commemorato l'ubriaco sul balcone con mille bandiere argentine

Questo piccolo argentinito che portiamo

Si blocca come un pezzo di mano

Odia i picchetti e i poveri all'angolo

Fantastico se quello che guida l'auto è una miniera

Raccogli i rami spinosi dei parchi

E li infila nelle gambe finché non sanguinano

Naturalmente non ha successo e ti fa vedere che anche perderlo è un vincitore

Mette gli uccellini nel frullatore

E con un bastone abbatte i forni a muro

Viene risucchiato dall'ambulanza e dalla sirena

E tutti pensano che sia lì per famiglia

E quando vede il 31 dell'aereo sogna

Con i bulldozer come soluzione

Votare inutile e allo stesso tempo fa credere

Che non li ha mai votati

Questo piccolo argentinito che portiamo

Si blocca come un pezzo di mano

Piscia tutti i piatti dalla zia

E lancia i gattini dal balcone

Metti il ​​dulce de leche nei panni degli amici

che è rimasto a dormire

Infilza le rane con le frecce del suo arco

E mostra finalmente il suo trofeo

Periferico, vuoto ed egoista

Pensa che tutti pensino a lui

Rompere le bottiglie nei cestini del cibo

Quindi i poveri non si avvicinano nemmeno per vedere

E prende la palla del gioco

Perché è tuo ed è un dono del papa

È arrabbiato perché il gol che hanno segnato

Non farlo vincere più