Di seguito il testo della canzone Il a chanté , artista - Les Compagnons De La Chanson con traduzione
Testo originale con traduzione
Les Compagnons De La Chanson
Il est venu pour la moisson.
C'était un fort et beau garçon
Aux yeux câlins, aux lèvres dures.
Tout en moissonnant, il chantait
Et, dans sa voix, l’on entendait
Toutes les voix de la nature.
Il a chanté le clair printemps,
Les oiseaux, les prés éclatants,
Les taillis verts, les fleurs nouvelles.
Le soir, pour les gens rassemblés,
Il a dit la chanson des blés
Dans la fausse courbe des Javelles.
Il a chanté.
Les moissonneurs l’ont écouté
Et la maîtresse aussi l'écoute.
Il a chanté
Puis il a dit: «A ma santé !
Et demain, je reprends la route»
Quand tout dormait, vers la minuit,
Comme il allait partir sans bruit,
La femme du maître est venue,
Toute pâle et le cœur battant
Et belle de désir pourtant
Et sous sa mante presque nue.
Elle a dit: «C'est toi que j’attends,
Depuis des jours, depuis des ans.
Qu’importe une existence brève.
Reste auprès de moi jusqu’au jour…
Chante-moi la chanson d’amour
Et que je vive enfin mon rêve !»
Il a chanté.
Les yeux clos, elle a écouté
Sa douce voix qui la prend toute.
Il a chanté
L’amour, la mort, la volupté
Et, tous deux, ils ont pris la route.
Ils sont partis le lendemain.
Elle a connu l'âpre chemin,
La faim, le travail, la tristesse
Car son amant, vite lassé,
Sans un regret pour le passé,
A caressé d’autres maîtresses.
N’en pouvant plus d’avoir souffert,
Après des nuits, des jours d’enfer
Elle a dit, la pauvre amoureuse:
«Bien-aimé, n’aie point de remords.
Chante-moi la chanson des morts…
Et laisse-moi, je suis heureuse… "
Il a chanté.
Les yeux clos, elle a écouté
Le grand frisson qui la brûlait toute.
Il a chanté.
Dans un soupir, elle a passé
Et puis il a repris la route…
È venuto per la mietitura.
Era un ragazzo forte e bello
Con occhi coccolosi, labbra dure.
Durante la mietitura ha cantato
E nella sua voce si sentiva
Tutte le voci della natura.
ha cantato della limpida primavera,
Gli uccelli, i prati luminosi,
I verdi boschetti, i nuovi fiori.
La sera, per il popolo radunato,
Ha detto la canzone del grano
Nella falsa curva di Javelles.
Lui cantava.
I mietitori lo ascoltarono
E anche la padrona lo ascolta.
Lui cantava
Poi disse: "Ciao!
E domani torno in strada"
Quando tutti dormivano, verso mezzanotte,
Mentre stava per partire senza un suono,
Venne la moglie del padrone,
Tutto pallido e con il cuore in gola
E ancora bella con il desiderio
E sotto il suo mantello quasi nudo.
Ha detto: "Sei tu che sto aspettando,
Per giorni, per anni.
Che importanza ha una breve esistenza?
Resta con me fino al giorno...
Cantami la canzone d'amore
E che finalmente vivo il mio sogno!”
Lui cantava.
Con gli occhi chiusi, lei ascoltava
La sua voce dolce che la prende tutta.
Lui cantava
Amore, Morte, Piacere
Ed entrambi si sono messi in viaggio.
Sono partiti il giorno successivo.
Lei è conosciuta nel modo più duro,
Fame, lavoro, tristezza
Perché il suo amante, presto stanco,
Senza un rimpianto per il passato,
Accarezzò altre amanti.
Non più in grado di sopportare di aver sofferto,
Dopo notti, giorni d'inferno
Disse, il povero amante:
"Amato, non avere rimorsi.
Cantami la canzone dei morti...
E lasciami, sono felice…”
Lui cantava.
Con gli occhi chiusi, lei ascoltava
Il grande brivido che le bruciò tutta.
Lui cantava.
Con un sospiro passò
E poi è tornato in strada...
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