Hortense - Les Fatals Picards

Hortense a soufflé tant de bougies

Et vu fleurir autant de printemps

Que l’hiver un matin sans faire de bruit

A versé sur elle ses neiges d’antan

Il est grand temps de dire adieu

À ce qui faisait son bonheur

Le p’tit pavillon de banlieu

Et son jardin planté de fleur

Quant au vin blanc sous les tonnelles

Qui lui rappelle ses vingt ans

Elle chantera avec une autre vieille

Dans cette retraite loin de Nogent

Hortense ne regardait jamais

Les aiguilles des horloges

Qui pourtant tournaient

Elle pensait ne jamais

Subir le poids des ans

Cette putain de dérive des incontinents

Désormais seule dans son fauteuil

Dans cette chambre au mur tapissé

De photos qui sont autant de deuil

Qu’il y a de jours dans l’année

Elle pleure le temps des cerises

Même celui du muguet

Des amours qu’elle a connue exquise

Dans la douceur des premiers mais

Le dimanche est un jour de gloire

Et cerise sur le gâteau

Quand sa descendance viens la voir

Entre ses heures et ses

C’est pas une famille

C’est du malheur en pire

D’la chair à notaire

D’la graine de mafieu

Attendant l’héritage

Et ses derniers soupirs

Le donnera le signal

De son bonheur entre eux

Quand elle aura gagné ses ailes

Qu’importe qu’elle monte au paradis

La seule chose qu’elle demande pour elle

C’est de ne jamais revoir ces pourris

Qui du pavillon de banlieu

Et du jardin planté de fleur

N’ont rien trouvé à faire de mieux

Qu’une aire de jeu pour promoteur

Hortense ha spento così tante candeline

E ho visto sbocciare tante primavere

Quell'inverno una mattina senza fare rumore

Ha versato su di lei le sue nevi di altri tempi

È giunto il momento di dire addio

A ciò che l'ha resa felice

Il piccolo padiglione suburbano

E il suo giardino fiorito

Per quanto riguarda il vino bianco sotto i pergolati

Che gli ricorda i suoi vent'anni

Canterà con un'altra vecchia

In questo ritiro lontano da Nogent

Hortense non ha mai guardato

Le lancette degli orologi

che tuttavia si voltò

Lei non ha mai pensato

sopportare il peso degli anni

Questa fottuta deriva incontinente

Ora sola sulla sua sedia

In questa stanza con il muro tappezzato

Foto che fanno tanto lutto

Che ci sono giorni nell'anno

Piange all'ora delle ciliegie

Anche quello del tordo

Degli amori che conosceva squisiti

Nella dolcezza del primo ma

La domenica è un giorno di gloria

E ciliegina sulla torta

Quando la sua progenie viene a trovarla

Tra le sue ore e le sue

Non è una famiglia

Porta sfortuna solo peggio

Carne notarile

seme mafioso

in attesa dell'eredità

E i suoi ultimi respiri

Il darà il segnale

Della sua felicità reciproca

Quando avrà guadagnato le sue ali

Non importa se lei va in paradiso

L'unica cosa che chiede per se stessa

Non è mai più vedere queste persone marce

Chi dal padiglione suburbano

E il giardino fiorito

Non ho trovato niente di meglio da fare

Solo il parco giochi di un promotore