Le desordre - Lofofora
С переводом

Le desordre - Lofofora

  • Альбом: Lofofora

  • Anno di rilascio: 2014
  • Lingua: francese
  • Durata: 4:01

Di seguito il testo della canzone Le desordre , artista - Lofofora con traduzione

Testo " Le desordre "

Testo originale con traduzione

Le desordre

Lofofora

Оригинальный текст

Tous les jours vers midi j’ouvre un œil et puis l’autre

Je préfère la nuit, le matin m’ennuie

Ce n’est pas de ma faute, je me fais traiter de flemmard, de lève-tard

Non ce n’est pas une tarre !

La course aux dollars se fait sans moi

Je ne suis pas un soldat soumit, un outil de l'état

J’en oublie l’ordre établi, la ligne de conduite

Aux flics, aux pourris, aux syndics, je dis «suce ma bite !»

Mes désirs sont des ordres, mes désirs sont le désordre !

J’habite en ce moment le 18ème arrondissement

De la capitale de France, cher pays de mon enfance

Avec une espèce de tribu, fondus, chevelus, tondus

Et tous un peu tordus, nous vivons dans une maison

Qui sent bon le chichon pas le béton

En toute saison, nous laissons notre imagination s’exprimer

Entre allumés jusque tôt dans la matinée

Lors de bœufs endiablés où fusent les idées !

Nos désirs sont le désordre, nos désirs sont des ordres !

De ce que l’on veut, jour et nuit, contre la mort et l’ennui

Des enfants qui jouent sous la pluie, du vent et du bruit…

Ce matin vers 8 heures, me parlez pas de malheur

Dans un fracas de pierres, déclaration de guerre à coups de bulldozer

D’un promoteur prospère en affaires louches, le maire est dans sa poche

C’est moche, il amoche tout ce qu’il touche

Au nom de l’ordre des choses, haa !

ces blaireaux me lancent

Le simple mot d’ordre, me donnent envie de mordre

Pour voir leurs corps morts pendre au bout d’une corde

Перевод песни

Ogni giorno verso mezzogiorno apro un occhio e poi l'altro

Preferisco la notte, il mattino mi annoia

Non è colpa mia, vengo chiamato pigro, mattiniero

No, non è un catrame!

La corsa ai dollari è senza di me

Non sono un soldato sottomesso, strumento dello Stato

Dimentico l'ordine stabilito, la linea di condotta

Ai poliziotti, ai marci, agli amministratori, dico "succhiami il cazzo!"

I miei desideri sono ordini, i miei desideri sono disordine!

Attualmente vivo nel 18° arrondissement

Dalla capitale della Francia, caro paese della mia infanzia

Con una specie di tribù, sciolta, pelosa, tosata

E tutto un po' contorto, viviamo in una casa

Chi odora di chichon non di cemento

In ogni stagione, diamo libero sfogo alla nostra immaginazione

Tra acceso fino al mattino presto

Durante frenetiche jam dove le idee si fondono!

I nostri desideri sono disordine, i nostri desideri sono ordini!

Di quello che vogliamo, giorno e notte, contro la morte e la noia

Bambini che giocano sotto la pioggia, il vento e il rumore...

Stamattina verso le 8, non parlarmi di sfortuna

In uno schianto di sassi, dichiarazione di guerra a colpi di bulldozer

Da un facoltoso promotore in affari loschi, il sindaco è in tasca

È brutto, è brutto tutto ciò che tocca

In nome dell'ordine delle cose, haa!

questi tassi mi stanno prendendo a calci

La semplice parola d'ordine, mi fa venire voglia di mordere

Vedere i loro cadaveri appesi a una fune

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