Passing - Lord of the Isles

To you, my love

I leave the second best beds

The worlds dragged up dregs and drowned regrets

Lakes that have bled their dappled beauty are long dead and dread

So that every time you place a foot

The thought that the ground could come loose

Parades through your head

I’ll leave your lungs and loves unfed

Your green spaces stained red

I’ll leave

Taking with me all I’ve found and instead

You can have whatever’s left

To you I hand down a horizon

Marked by my mistakes

Fires, fakes

Days comprising a season-less haze

And a lifetime’s fight for intangible change

A place void of brightness

Not the world I knew

But a charcoal likeness

And a tightness in your frail chest

So that, at best?

You’ll get to see your twenties through

And I would give you

The sky if I could

But it’s too scored and scorched from long haul holidays

So for my youngest i leave an apology

That you will never let the citrus lick of dew stain your fingers

Nor the smell that lingers after the rain

Frame your autumn days

I’m sorry

For the still nights

When you won’t be looking up at stars

Charting those stories that should have been ours;

The powerless pyre in the pit of your being

For bequeathing that feeling

I can only apologise

Cos i chose to turn the other cheek

Turn my back

Keep my eyes firmly closed…

As if I didn’t know

That this world is not a temporary home

It’s not on loan

It’s not due back as soon as I am gone

We might just be passing through

What are we passing on?

A te, amore mio

Lascio i secondi migliori letti

I mondi hanno trascinato la feccia e soffocato i rimpianti

I laghi che hanno sanguinato la loro bellezza screziata sono morti da tempo e terribili

In modo che ogni volta che metti un piede

Il pensiero che il terreno potesse staccarsi

Sfila attraverso la tua testa

Lascerò i tuoi polmoni e i tuoi amori non nutriti

I tuoi spazi verdi si sono macchiati di rosso

Partirò

Portando con me tutto ciò che ho trovato e invece

Puoi avere tutto ciò che è rimasto

A te trasmetto un orizzonte

Contrassegnato dai miei errori

Fuochi, falsi

Giorni che comprendono una foschia senza stagioni

E la lotta di una vita per un cambiamento immateriale

Un luogo privo di luminosità

Non il mondo che conoscevo

Ma una somiglianza di carbone

E una tensione nel tuo petto fragile

Quindi, nel migliore dei casi?

Potrai vedere i tuoi vent'anni

E te lo darei

Il cielo, se potessi

Ma è troppo segnato e bruciato dalle vacanze a lungo raggio

Quindi per il mio più piccolo lascio le scuse

Che non lascerai mai che l'agrume leccato di rugiada ti macchi le dita

Né l'odore che indugia dopo la pioggia

Incornicia le tue giornate autunnali

Scusami

Per le notti tranquille

Quando non guarderai le stelle

Tracciare quelle storie che avrebbero dovuto essere nostre;

La pira impotente nella fossa del tuo essere

Per aver lasciato quella sensazione

Posso solo scusarmi

Perché ho scelto di porgere l'altra guancia

Voltami le spalle

Tieni gli occhi ben chiusi...

Come se non lo sapessi

Che questo mondo non è una casa temporanea

Non è in prestito

Non dovrebbe tornare non appena io me ne sarò andato

Potremmo essere solo di passaggio

Cosa stiamo trasmettendo?