Guitarra Roja - Los Planetas

Ven guitarra libertaria

Ven guitarra libertaria

Libertaria y redentora

Del que sufre y del que llora

Del delincuente y del paria

Tu acorde no es la plegaria del servilismo indecente

El bardo altivo y valiente

Que te pulse entre sus manos

Cuando esté ante los tiranos

Sabrá atacarlos de frente

Guitarra que entre mis manos

Vibras y ruges conmigo

Fiel amiga de este amigo

Pregón de versos humanos

En tus trinos soberanos

El libertario cantor

Se inspira en versos de amor

De rebelión y templanza

Augurando una esperanza

A los hijos del dolor

Deseo mi redención

Y vivir sin vividores

Que con los trabajadores

Hacen vil explotación

Política y religión

Desaparezcan del mundo

Y al abismo más profundo

Caigan violentamente

Los reyes y presidentes

Y sus cortejos inmundos

Que el pan que el obrero amasa

Coma con dicha cumplida

Y que el derecho a la vida

No tenga trabas, ni tasas

Que el albañil tenga casa

Y el sombrerero, sombrero

Que no se robe al obrero

El fruto de su trabajo

Y que no haya más esclavos

Políticos, ni guerreros

Que dos seres que se aman

Sean libres para amarse

Sin tener que arrodillarse

Ante un zángano haragán

Deseo con gran afán

Llegue el venturoso día

Que hundamos la tiranía

En el pozo del pasado

El amor sea libertado

Y se implante la anarquía

vieni chitarra libertaria

vieni chitarra libertaria

Libertario e redentore

Chi soffre e chi piange

Del criminale e dell'emarginato

La tua corda non è la preghiera del servilismo indecente

L'orgoglioso e coraggioso bardo

Che ti stringe tra le sue mani

Quando sto davanti ai tiranni

Saprai come attaccarli frontalmente

Chitarra che nelle mie mani

Tu vibra e ruggi con me

Fedele amico di questo amico

Proclamazione di versi umani

Nei tuoi trilli sovrani

Il libertario che canta

È ispirato da versi d'amore

Di ribellione e temperanza

Prevedere una speranza

Ai figli del dolore

Auguro la mia redenzione

E vivi senza agitatori

E i lavoratori?

Fanno uno sfruttamento vile

politica e religione

sparire dal mondo

E nell'abisso più profondo

cadere violentemente

re e presidenti

E i loro sudici corteggiamenti

Che il pane che impasta l'operaio

Mangia con beatitudine appagata

E che il diritto alla vita

Non avere ostacoli, nessuna commissione

Lascia che il muratore abbia una casa

E il cappellaio, cappello

Che il lavoratore non venga derubato

Il frutto del tuo lavoro

E che non ci siano più schiavi

Politici, non guerrieri

Quei due esseri che si amano

siate liberi di amarvi

Senza doversi inginocchiare

Davanti a un pigro drone

Desidero sinceramente

Il giorno fortunato arriva

Che affondiamo la tirannia

Nel pozzo del passato

l'amore sia liberato

E l'anarchia è impiantata