El poeta Halley - Love Of Lesbian
С переводом

El poeta Halley - Love Of Lesbian

  • Альбом: El Poeta Halley

  • Anno di rilascio: 2016
  • Lingua: spagnolo
  • Durata: 7:25

Di seguito il testo della canzone El poeta Halley , artista - Love Of Lesbian con traduzione

Testo " El poeta Halley "

Testo originale con traduzione

El poeta Halley

Love Of Lesbian

Оригинальный текст

Me atraparás al vuelo, y nunca en la pared y si me dejas aire en tus líneas

dormiré palabras de una musa de baja maternal.

Puede, que al fin me conozca muy

bien, si fueran puntos grises mis rarezas, cada tara que creé, de seguirlos con

un lápiz, al final verías mi cara en el papel

Por eso estoy por aquí otra vez, rebuscando en mi almacén esa palabra,

cónsul de mi timidez.

Ojalá encuentre la forma, más me vale, tengo un tema que

acabar

¿Si no aparece nunca?

¿O entiendo que no di con la palabra justa?

Y cuando al fin la encuentro llega aquel mar de dudas, si cuando me decido tú

me detienes, siempre.

Me aprietas justo aquí y dices «no», mi leal traidora

inspiración, cuando apareces menos soy… Y soy yo

Te quedarás dormida, menuda novedad, es peor mi «geniocidio» cuando no te dejo

hablar.

En la autopista de la vida si te saltas la salida hay que esperar.

Puede, que no haya aprendido a aceptar que escuadrones de moral judeocristiana

con su culpabilidad, nos seguirán por tierra, por el aire y sobretodo por amar.

Puede, que esté demorando la acción, a los doce tuve un sueño en que ganaba,

pero el sueño me venció.

Desde entonces mis derrotas son las huellas del

carnet de ese tal Yo.

Ahora escúchame, ya he encontrado la palabra justa.

Mejor prepárate.

Tiene algo que a todos asusta.

Sí, la voy a soltar,

la quiero soltar

Pronunciaré «esperanza», la gritaré por dentro si es lo que hace falta.

La escribiré mil veces, me alejaré de espaldas.

Quizás de repetirla algo me

quede.

No puedo permitir tu negación, mi leal traidora inspiración de

intermitente aparición.

Como un ángel hallado en un ascensor

¡Qué bien funcionas como recuerdo!

EPÍLOGO (Recitado por Joan Manuel Serrat)

Acojo en mi lugar palabras que he encontrado abandonadas en mi «palabrera».

Examino cada jaula y allí, ladrando vocales y consonantes, encuentro a sucios

verbos que lloran después de ser abandonados por un sujeto que un día fue su

amo y de tan creído que era prescindió del predicado

Esta misma semana han encontrado a un par de adjetivos trastornados,

a tres adverbios muertos de frío y a otros tantos, de la raza pronombre,

que sueñan en sus jaulas con ser la sombra de un niño

Señalo entonces a las palabras que llevan más días abandonadas y me las llevo a

casa: las vacuno de la rabia y las peino a mi manera como si fueran hijas

únicas, porque en verdad todas son únicas

Acto seguido y antes de integrarlas en un parvulario de relatos o canciones,

les doy un beso de tinta y les digo que si quieres ganarte el respeto nunca

hay que olvidarse los acentos en el patio

A veces, les pongo a mis palabras diéresis de colores imitando diademas y yo

solo observo cómo juegan en el patio de un poema

Casi siempre te abandonan demasiado pronto y las escuchas en bocas ajenas,

y te alegras y te enojas contigo mismo, como con todo lo que amamos con cierto

egoísmo

Y uno se queda en casa, inerte y algo vacío, acariciando aquel vocablo mudo

llamado «silencio», siempre fiel, siempre contigo.

Pero todo es ley de vida.

Como un día me dijo el poeta Halley: «Si las palabras se atraen,

que se unan entre ellas y a brillar ¡que son dos sílabas!»

Перевод песни

Mi prenderai al volo, e mai sul muro e se mi lasci aria nelle tue linee

Dormirò parole di una musa del congedo di maternità.

Forse, che finalmente mi conosci molto

beh, se le mie stranezze fossero punti grigi, ogni tara che ho creato, se le seguo con

una matita, alla fine vedresti la mia faccia sulla carta

Ecco perché sono di nuovo qui, a rovistare nel mio magazzino in cerca di quella parola,

console della mia timidezza.

Spero di trovare la strada, meglio, ho un argomento che

finire

E se non si presentasse mai?

O capisco che non ho trovato la parola giusta?

E quando finalmente la trovo, arriva quel mare di dubbi, sì, quando decidi tu

mi fermi, sempre.

Mi stringi proprio qui e dici "no", mio ​​leale traditore

ispirazione, quando sembri meno lo sono... E lo sono

Ti addormenterai, che novità, il mio «geniocidio» è peggio quando non ti lascio

parlare.

Sull'autostrada della vita, se perdi l'uscita, devi aspettare.

Forse non ha imparato ad accettare che le squadre morali giudeo-cristiane

con la loro colpa, ci seguiranno per terra, per aria e soprattutto per amare.

Può darsi che stia ritardando l'azione, a dodici anni ho fatto un sogno in cui ho vinto,

ma il sonno mi ha sopraffatto.

Da allora le mie sconfitte ne sono le tracce

carta di quello Yo.

Ora ascoltami, ho già trovato la parola giusta.

Meglio prepararsi.

Ha qualcosa che spaventa tutti.

Sì, la lascerò andare

Voglio liberarla

Pronuncio "speranza", te lo urlerò dentro se è quello che serve.

Lo scriverò mille volte, me ne andrò con le spalle.

Forse ripetendolo qualcosa

restare.

Non posso permettere la tua negazione, la mia leale ispirazione infida di

aspetto intermittente.

Come un angelo trovato in un ascensore

Come lavori bene come souvenir!

EPILOGO (Recitato da Joan Manuel Serrat)

Accetto al mio posto parole che ho trovato abbandonate nella mia “palabrera”.

Esamino ogni gabbia e lì, abbaiando vocali e consonanti, trovo sporca

verbi che piangono dopo essere stati abbandonati da un soggetto che un giorno era loro

maestro e così credeva di essere dispensato dal predicato

Proprio questa settimana hanno trovato un paio di aggettivi squilibrati,

a tre avverbi morti di freddo ea molti altri, della razza pronome,

che sognano nelle loro gabbie di essere l'ombra di un bambino

Poi indico le parole che sono state abbandonate per i giorni più lunghi e le porto a

casa: le vaccino dalla rabbia e le pettino a modo mio come se fossero figlie

unici, perché in verità sono tutti unici

Poi, e prima di integrarli in un asilo nido di racconti o canti,

Do loro un bacio d'inchiostro e dico loro che se vuoi guadagnarti il ​​rispetto mai

devi dimenticare gli accenti nel patio

A volte do alle mie parole dieresi colorate che imitano le fasce per la testa e io

Guardo solo come giocano nel cortile di una poesia

Quasi sempre ti lasciano troppo presto e li senti nella bocca degli altri,

e sei felice e arrabbiato con te stesso, come con tutto ciò che amiamo con un certo

egoismo

E si resta a casa, inerti e un po' vuoti, ad accarezzare quella parola silenziosa

chiamato "silenzio", sempre fedele, sempre con te.

Ma tutto è legge della vita.

Come mi disse una volta il poeta Halley: "Se le parole attraggono,

si uniscano tra loro e risplendano, che sono due sillabe!

Oltre 2 milioni di testi

Canzoni in diverse lingue

Traduzioni

Traduzioni di alta qualità in tutte le lingue

Ricerca rapida

Trova i testi che ti servono in pochi secondi