Edge - Lucrecia Dalt

I am gathering up skins

I am gathering up skins and blowing them up like balloons

Breathe-filled and moving about in a docent daze

A fleshless meandering

An organless freedom

A sharply delineated fog

An airy ego

A warm cloud

Skin making form as air pressure from both directions

How long does the body last without organs to fill it?

What does the body want except to pass blood

Through tiny vessels and keep the whole shape intact?

I wanted to fill you up with my exhalations

And drink out all your flesh

But keep your bones and skin still flawless

And blow through the tiny opening in the top of your scalp

Until all there was, was perfect you and perfect me

And breath and shape and pressure

And I would be the breath

And I would press against the back of your eyeballs

The root of your spine

The back of your teeth

The small of your shoulders

The inside of your navel

The slippery side of your throat

Your vocal chords

Your voice box

Your Adam’s apple

Your cheeks

And my breath would fill your lungs until it felt like your breath

And when you spoke you’d have a voice that was not quite you

And not quite me but something rubbed through both of us

«What am I but an edge?»

you ask me

«What am I but an edge?»

you ask me

Sto raccogliendo le pelli

Sto raccogliendo le pelli e le faccio esplodere come palloncini

Respiro pieno e in movimento in uno stordimento da docente

Un meandri senza carne

Una libertà senza organi

Una nebbia nettamente delineata

Un ego arioso

Una nuvola calda

La pelle si forma come pressione dell'aria da entrambe le direzioni

Quanto tempo dura il corpo senza organi per riempirlo?

Cosa vuole il corpo se non passare il sangue

Attraverso minuscoli vasi e mantenere intatta l'intera forma?

Volevo riempirti con le mie esalazioni

E bevi tutta la tua carne

Ma mantieni le tue ossa e la tua pelle ancora impeccabili

E soffia attraverso la minuscola apertura nella parte superiore del cuoio capelluto

Fino a quando tutto ciò che c'era, era perfetto tu e perfetto me

E respiro, forma e pressione

E io sarei il respiro

E ti premerei contro la parte posteriore dei tuoi occhi

La radice della tua colonna vertebrale

La parte posteriore dei tuoi denti

Il piccolo delle tue spalle

L'interno del tuo ombelico

Il lato scivoloso della tua gola

Le tue corde vocali

La tua casella vocale

Il tuo pomo d'Adamo

Le tue guance

E il mio respiro riempirebbe i tuoi polmoni fino a sembrare il tuo respiro

E quando parlavi avresti una voce che non era proprio te

E non proprio io, ma qualcosa si è sfregato attraverso entrambi

«Che cosa sono se non un vantaggio?»

mi chiedi

«Che cosa sono se non un vantaggio?»

mi chiedi