Chica de Pueblo - Luis Ferre, Aitor

Ya me conoces, soy un caso perdido

Tengo un vaso en la mano, me paso de tragos y olvido

Lo que ha pasado, cada sábado sucede

Pero puede que me acuerde de este jueves, te cuento

Era una feria cutre cualquiera de pueblo

Ella una fiera que te devora por dentro

Y sin darme cuenta me subió el alibido

A pesar del líquido, yo lo recuerdo nítido

Me tocas, te miro (saca tu lengua y pon)

Tu boca en mi ombligo (late mi corazón)

Me sale un suspiro (es mi reina de verbena)

Esa chica de pueblo bailando La Macarena

Esta noche ni en tu casa ni en la mía pasa nada

Ni en el coche, ni en la playa, ni en lo alto de la barra

Las calles de este pueblo, de lujuria se han teñido

Al son de la pachanga hacen eco tus gemidos

Tirándote del pelo cabalgan mis sentidos

Somos pájaros salvajes que aletean en su nido

La locura y el deseo, dos razones para sexo

Con las tuyas ya son cuatro que me invitan al exceso

Una chica pueblerina y paleta, pero con estilo

Quiso meter en su bragueta mi pepino

Yo no soy campesino, pero me gusta la paja

Y entre «jajas y jijis» me metí en sus bragas

Los demás por allí le decían fulana

Pero jamás comprendí el por qué de su fama

A mí me gustaba, como bailaba el paso doble

Y luego allí detrás del roble tuve que sacar mi sable, tú…

Me tocas, te miro (saca tu lengua y pon)

Tu boca en mi ombligo (late mi corazón)

Me sale un suspiro (es mi reina de verbena)

Esa chica de pueblo bailando La Macarena

Esta noche ni en tu casa ni en la mía pasa nada

Ni en el coche, ni en la playa, ni en lo alto de la barra

Las calles de este pueblo, de lujuria se han teñido

Al son de la pachanga hacen eco tus gemidos

Tirándote del pelo cabalgan mis sentidos

Somos pájaros salvajes que aletean en su nido

La locura y el deseo, dos razones para sexo

Con las tuyas ya son cuatro que me invitan al exceso

Era una chica normalita del montón, pero

Sacó la dinamita y me voló entero

No pedí su teléfono, no tengo su WhatsApp

Ni la reconocería si la veo pasar

Me encantaría tocar su carrocería una vez más

Sería como volver a ese día de fiestas

La tía tenía categoría y yo mientras

Me la comí a ella, aunque había doscientas

Me tocas, te miro (saca tu lengua y pon)

Tu boca en mi ombligo (late mi corazón)

Me sale un suspiro (es mi reina de verbena)

Esa chica de pueblo bailando La Macarena

Esta noche ni en tu casa ni en la mía pasa nada

Ni en el coche, ni en la playa, ni en lo alto de la barra

Las calles de este pueblo, de lujuria se han teñido

Al son de la pachanga hacen eco tus gemidos

Tirándote del pelo cabalgan mis sentidos

Somos pájaros salvajes que aletean en su nido

La locura y el deseo, dos razones para sexo

Con las tuyas ya son cuatro que me invitan al exceso

Mi conosci, sono un caso disperato

Ho un bicchiere in mano, bevo e dimentico

Quello che è successo, ogni sabato succede

Ma forse questo giovedì me lo ricordo, ti dirò

Era una fiera squallida per tutta la città

Lei è una bestia che ti divora dentro

E senza rendermene conto, la mia libido è aumentata

Nonostante il liquido, lo ricordo chiaramente

Mi tocchi, ti guardo (tira fuori la lingua e metti)

La tua bocca sul mio ombelico (il mio cuore batte)

Sospiro (è la mia regina della verbena)

Quella ragazza del paese che balla La Macarena

Non succede niente a casa tua o mia stasera

Non in macchina, non in spiaggia, non in cima al bar

Le strade di questa città, di lussuria sono state tinte

Al suono del pachanga echeggiano i tuoi gemiti

Tirando i tuoi capelli cavalca i miei sensi

Siamo uccelli selvatici che svolazzano nel loro nido

Follia e desiderio, due ragioni del sesso

Con i tuoi sono già quattro che mi invitano all'eccesso

Una ragazza di provincia e un lecca-lecca, ma con stile

Voleva infilarsi il mio cetriolo nella patta

Non sono un contadino, ma mi piace la paglia

E tra "hahas e jijis" sono entrata nelle sue mutandine

Gli altri la chiamavano tal dei tali

Ma non ho mai capito il motivo della sua fama

Mi è piaciuto come ha ballato il doppio passo

E poi là dietro la quercia ho dovuto tirare fuori la sciabola, tu...

Mi tocchi, ti guardo (tira fuori la lingua e metti)

La tua bocca sul mio ombelico (il mio cuore batte)

Sospiro (è la mia regina della verbena)

Quella ragazza del paese che balla La Macarena

Non succede niente a casa tua o mia stasera

Non in macchina, non in spiaggia, non in cima al bar

Le strade di questa città, di lussuria sono state tinte

Al suono del pachanga echeggiano i tuoi gemiti

Tirando i tuoi capelli cavalca i miei sensi

Siamo uccelli selvatici che svolazzano nel loro nido

Follia e desiderio, due ragioni del sesso

Con i tuoi sono già quattro che mi invitano all'eccesso

Era una ragazza normale del lotto, ma...

Ha tirato fuori la dinamite e mi ha fatto saltare in aria

Non ho chiesto il tuo telefono, non ho il tuo WhatsApp

Non la riconoscerei nemmeno se la vedessi passare

Mi piacerebbe toccare il tuo corpo ancora una volta

Sarebbe come tornare a quella vacanza

La zia aveva categoria e io intanto

L'ho mangiata, anche se ce n'erano duecento

Mi tocchi, ti guardo (tira fuori la lingua e metti)

La tua bocca sul mio ombelico (il mio cuore batte)

Sospiro (è la mia regina della verbena)

Quella ragazza del paese che balla La Macarena

Non succede niente a casa tua o mia stasera

Non in macchina, non in spiaggia, non in cima al bar

Le strade di questa città, di lussuria sono state tinte

Al suono del pachanga echeggiano i tuoi gemiti

Tirando i tuoi capelli cavalca i miei sensi

Siamo uccelli selvatici che svolazzano nel loro nido

Follia e desiderio, due ragioni del sesso

Con i tuoi sono già quattro che mi invitano all'eccesso