Di seguito il testo della canzone Manteau rouge (1979) , artista - Manset con traduzione
Testo originale con traduzione
Manset
Puisqu’on m’a demandé de tenir son bras
Et de voir l’aiguille s’enfoncer,
On n’a pas toujours de la chance
On se penche, on tombe, on avance.
On enfile le manteau rouge, et les arbres bougent et le ciel va tomber.
On sait pas demain, quel jour, quelle heure, ça va s’arrêter.
On se cache, on rampe, on avale, on se donne du mal à tenir debout.
On regarde en face, et le danger passe, alors y a qu’a tendre le cou.
De l’autre côté de la frontiêre,
Où les bananiers sont tombés,
On trouve des casques et des civières,
Les jeeps des brancardiers.
On est tous pareils, on n’a rien d’autre à faire
Que d'écrire sur un bout d’papier
La vie qu’on mène à l’autre bout d’la terre
Pendant qu’on voit les bombes tomber
Mais, de l’autre côté de le riviêre,
T’as des hommes qui mangent des chiens,
Des femmes qu’ont peur de la lumière,
Qu’ont plus de lait dans les seins.
On s’dépêche, on arrive et on passe devant.
Y a p'être quelque chose à voir.
On s’arrête au bord du trou brûlant.
T’as quelqu’un qui vend à boire.
On enfile le manteau rouge, et les arbres bougent et le ciel va tomber.
On sait pas demain, quel jour, quelle heure, ça va s’arrêter.
On se cache, on rampe, on avale, on se donne du mal à tenir debout.
On regarde en face, et le danger passe, alors y a qu’a tendre le cou
Mais de l’autre côté de la frontiêre,
Où les bananiers sont tombés
On n’a pas toujours de la biêre.
On s’demande c’qui s’est passé.
Mais, ferme les yeux, éteint la p’tite lumière,
Qu’on se souvienne plus de rien,
Ni des femmes tombées dans les rizières,
Ni les enfants morts de faim.
Un jour dans un fauteuil avec un cigare
'Bord de la Méditerranée,
T’as des tas d’gens qui viendrons pour me voir
Pour me d’mander de raconter
Mais y aura rien de plus pourri que ma mémoire.
Je n’saurai même plus compter.
Ma vie s’ra plus qu’un grand trou noir
Avec des cadavres enterrés.
On enfile le manteau rouge…
Da quando mi è stato chiesto di tenergli il braccio
E per vedere l'ago affondare,
Non siamo sempre fortunati
Ci pieghiamo, cadiamo, andiamo avanti.
Indossiamo il cappotto rosso e gli alberi si muovono e il cielo cadrà.
Non sappiamo domani, che giorno, a che ora, si fermerà.
Ci nascondiamo, strisciamo, inghiottiamo, facciamo fatica a stare in piedi.
Ti guardi in faccia e il pericolo passa, quindi allunga il collo.
Dall'altra parte del confine,
dove sono caduti i banani,
Ci sono caschi e barelle,
Le jeep dei barellieri.
Siamo tutti uguali, non abbiamo nient'altro da fare
Poi scrivi su un pezzo di carta
La vita che conduciamo dall'altra parte della terra
Mentre vediamo cadere le bombe
Ma, dall'altra parte del fiume,
Hai uomini che mangiano i cani,
Donne impaurite dalla luce,
Che hanno più latte nel seno.
Ci affrettiamo, arriviamo e passiamo.
Potrebbe esserci qualcosa da vedere.
Ci fermiamo sul bordo del buco in fiamme.
Hai qualcuno che vende bevande.
Indossiamo il cappotto rosso e gli alberi si muovono e il cielo cadrà.
Non sappiamo domani, che giorno, a che ora, si fermerà.
Ci nascondiamo, strisciamo, inghiottiamo, facciamo fatica a stare in piedi.
Ci guardiamo in faccia e il pericolo passa, quindi allunga il collo
Ma dall'altra parte del confine,
dove sono caduti i banani
Non sempre beviamo birra.
Ci chiediamo cosa sia successo.
Ma chiudi gli occhi, spegni la lucina,
Lascia che nulla sia ricordato,
Né le donne cadute nelle risaie,
Nemmeno i bambini affamati.
Una giornata su una sedia con un sigaro
'Orlo del Mediterraneo,
Hai un sacco di gente che verrà a trovarmi
Per chiedermi di raccontare
Ma non ci sarà niente di più marcio della mia memoria.
Non riesco nemmeno più a contare.
La mia vita sarà più di un grande buco nero
Con cadaveri sepolti.
Indossiamo il cappotto rosso...
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