La plus belle histoire - Mario Pelchat

Dans ses quartiers, il était

Et dans un livre, écrivait

Des pages de mots précieux

De ses paroles naissait

Un monde beau et parfait

À son image et à ses yeux

Des arbres et de l’eau donnaient

Des fruits, plus qu’on en voulait

Sous un ciel immense et bleu

Et quand il eut terminé

Question de se reposer

Se retira dans ses lieux

Des hommes aimèrent des femmes.

Comme il était au programme

Elles prirent quelques grammes

Et la surprise au sérieux

De tout petits pleins de zèle

Qui calquaient de leur modèle

Débarquèrent en kyrielle

Tout droit de leur ventre preux

De ses quartiers jubilait

De voir autant de bienfait

Le Sage qu’on appela Dieu

Leur appris quelques secrets

Presque tout ce qu’il savait

Juste assez pour être heureux

Et ses ouailles s’en allaient

Le cœur rempli de projets

Au soleil et sous les cieux

À force de les regarder

Le Sage de ses quartiers

Mit toute confiance en eux

Des hommes aimèrent des femmes

Comme il était au programme

Et elles de corps et d'âme

S’efforcèrent à aimer mieux

Elles se sont mises à genoux

Pour le Sage qui sait tout

Elles désiraient qu’on loue

En quelques mots silencieux

Mais soufflait un vent contraire

En quelques lieux sur la terre

D’un être vil et odieux

Ce produit de la colère

Mit dans le cœur et la chair

Des buts irrévérencieux

Pour que l’Homme sans répère

Dans le couloir où il erre

Maudisse autant qu’il peut

Le Sage de notre histoire

Versa des larmes à le voir

Depuis sur le monde, il pleut

Mais dans son plan sans reproche

La solution dans la poche

Le Sage avait vu son jeu

Il descendit de son trône

Offrit son Fils en aumône

Mit son amour au milieu

Pour que l’Homme sans limites

Le regarde et imite

Tous ses gestes valeureux

L’Homme trop pris dans ses taches

Dans son humanité lâche

Le cloua à un pieu

Des hommes aux desseins infâmes

Se jouèrent des femmes

Et même au prix de leurs âmes

Qui risquèrent de peu

Pour un peu plus de plaisir

Vers un mauvais point de mire

Il se récréerait le pire

Sous le regard de Dieu

Et parce qu’il crut se défaire

Enfin de son adversaire

L'être perfide et vicieux

Fit en des temps tant de ravages

Et versa sur son passage

Autant de sang que de feu

Et l’enfant de l'Être sage

De son corps et son courage

À l’issue du contentieux

Par un pardon sans appel

D’Amour inconditionnel

Racheta les malheureux

Des hommes aimèrent des femmes

Comme il était au programme

Et protégèrent leur âmes

Des vents impétueux

Et de partout sur la terre

S'élevait une prière

Devant ce monde à refaire

Comme un oracle de Dieu

Et toi qui lis ce poème

Si cette terre où je sème

Est libre de tout dilemme

Tu crois qu’il y a un peu

Un peu de vrai dans l’histoire

Écris-la dans ta mémoire

Mais si tu ne peux pas y croire

Tu en fais ce que tu veux

Nei suoi alloggi c'era

E in un libro ha scritto

Pagine di parole preziose

Dalle sue parole è nato

Un mondo bello e perfetto

A sua immagine e nei suoi occhi

Gli alberi e l'acqua hanno dato

Frutta, più di quanto volessimo

Sotto un enorme cielo azzurro

E quando ebbe finito

Domanda a riposo

Ritirato ai suoi posti

Gli uomini amavano le donne.

Come era nel programma

Hanno preso qualche grammo

E sorprendi seriamente

Piccoli pieni di zelo

Chi ha copiato dal proprio modello

atterrato a Kyrielle

Direttamente dalle loro preziose pance

Dai suoi alloggi esultante

Per vedere così tanta benedizione

Il Saggio chiamò Dio

Ha insegnato loro alcuni segreti

Quasi tutto quello che sapeva

Quanto basta per essere felici

E il suo gregge se ne andò

Cuore pieno di progetti

Al sole e sotto il cielo

Guardandoli

Il Saggio dei Suoi Quartieri

Metti tutta la fiducia in loro

Gli uomini amavano le donne

Come era nel programma

E loro corpo e anima

Sforzati di amare meglio

Si sono inginocchiati

Per il saggio onnisciente

Volevano che noleggiassimo

In poche parole silenziose

Ma soffiava un vento contrario

In alcuni luoghi della terra

Di un essere vile e odioso

Questo prodotto della rabbia

Metti nel cuore e nella carne

obiettivi irriverenti

In modo che l'Uomo senza punto di riferimento

Nel corridoio dove vaga

Maledica più che può

Il saggio della nostra storia

Versare lacrime per vederlo

Da quando nel mondo piove

Ma nel suo piano irreprensibile

La soluzione in tasca

Il Saggio aveva visto il suo gioco

Discese dal suo trono

Ha offerto suo Figlio come elemosina

Metti il ​​suo amore nel mezzo

In modo che l'Uomo senza limiti

Guardalo e imitalo

Tutti i suoi gesti coraggiosi

Anche l'uomo è preso dai suoi compiti

Nella sua vile umanità

L'ha inchiodato a un palo

Uomini con disegni nefasti

Ha interpretato le donne

E anche a costo delle loro anime

Chi ha rischiato poco

Per un po' più di divertimento

Verso una messa a fuoco sbagliata

Ricreerebbe il peggio

Sotto lo sguardo di Dio

E perché pensava che si sarebbe disfatto

Infine dal suo avversario

L'essere traditore e vizioso

Ha operato in tempi così tante devastazioni

E si riversò sul suo cammino

Tanto sangue quanto fuoco

E il figlio del Saggio

Del suo corpo e del suo coraggio

Dopo il contenzioso

Con un perdono irrevocabile

Di amore incondizionato

Riscatta gli sfortunati

Gli uomini amavano le donne

Come era nel programma

E ha protetto le loro anime

venti impetuosi

E da tutta la terra

Sorse una preghiera

Davanti a questo mondo da rifare

Come un oracolo di Dio

E tu che leggi questa poesia

Se questa terra dove semino

È esente da ogni dilemma

Pensi che ce ne sia un po'

Un po' di verità nella storia

Scrivilo nella tua memoria

Ma se non puoi crederci

Fai quello che vuoi con esso