Interludio - Mecna

Non mi senti, cioè, non mi senti

Non mi va di fare i complimenti

Non mi senti, cioè, non mi senti

Non mi senti, cioè, non mi senti

Non mi va di fare i complimenti

Non mi senti, cioè, non mi senti

Non ho capito se la ami oppure te la scopi

Salti sul tavolo e si spacca, tipo Jerry Scotti

Certe persone sono, prrh, altre, quando le incontri

Pensi in silenzio: «Cosa cazzo vuoi che me importi»

Stavo bevendo, arriva una e dice: «Tu sei Mecna»

Le avrei risposto: «No, I’m sorry, what did you expect, you know

I’m not from here, you probably just made a mistake»

Però, vabbè, lei mi aveva sgamato, che cos’altro potevo dirle (Sorry)

A volte sei felice, ma

Non sai perché, se durerà, volevo

Tornare a casa ad un orario decente

Ma dopo cena sono quasi sempre indifferente

Colpa di Gabriele che mi dice: «Un altro»

Fa segno al barista in fondo a questa calca

D’altronde ho sempre odiato chi si tira indietro

Chi non si fa vedere per chi dice è fatta

Domani, domani mi devo svegliare

Non posso far tardi, la notte è un ostacolo senza traguardi

Ti giuro, lo salto se prima mi guardi

Aspe'

Non ho voglia di rifare ancora un’altra volta la stessa cosa

Non lasciarmi qui che poi finisco per rifare la stessa cosa

Non ho voglia di rifare ancora un’altra volta la stessa cosa

Non lasciarmi qui che poi finisco per rifare la stessa cosa