Di seguito il testo della canzone Wir Lagen Vor Madagaskar , artista - Mickie Krause con traduzione
Testo originale con traduzione
Mickie Krause
Wir lagen vor Madagaskar und hatten die Pest an Bord
In den Kesseln das faulte das Wasser
und täglich ging einer über Bord
Ahoi Kameraden, Ahoi, Ahoi
Leb wohl kleines Mädel, leb wohl, leb wohl
Ja wenn das Schifferklavier an Bord erklingt
ja dann sind die Matrosen so still, ja still
Weil ein jeder nach seiner Heimat sich sehnt
die er gerne einmal wiedersehen will
Wir lagen schon 14 Tage
kein Wind in die Segel uns pfiff
der Durst war die grösste Plage
dann liefen wir alle auf ein Riff
Ahoi Kameraden, Ahoi, Ahoi
Leb wohl kleines Mädel, leb wohl, leb wohl
Ja wenn das Schifferklavier an Bord erklingt
ja dann sind die Matrosen so still, ja still
Weil ein jeder nach seiner Heimat sich sehnt
die er gerne einmal wiedersehen will
Wir lagen vor Madagaskar und hatten die Pest an Bord
In den Kesseln das faulte das Wasser
und täglich ging einer über Bord
Ahoi Kameraden, Ahoi, Ahoi
Leb wohl kleines Mädel, leb wohl, leb wohl
Ja wenn das Schifferklavier an Bord erklingt
ja dann sind die Matrosen so still, ja still
Weil ein jeder nach seiner Heimat sich sehnt
die er gerne einmal wiedersehen will
(Dank an Volker Burgmann für den Text)
Eravamo al largo del Madagascar e avevamo la peste a bordo
L'acqua marciva nei calderoni
e uno è andato in mare ogni giorno
Ehi compagni, Ehi, Ehi
Addio bambina, addio, addio
Sì, quando il pianoforte della nave suona a bordo
sì, allora i marinai sono così silenziosi, sì silenziosi
Perché tutti desiderano la propria patria
che vorrebbe rivedere
Eravamo già 14 giorni
nessun vento fischiava nelle nostre vele
la sete era la piaga più grande
poi ci siamo imbattuti tutti in una scogliera
Ehi compagni, Ehi, Ehi
Addio bambina, addio, addio
Sì, quando il pianoforte della nave suona a bordo
sì, allora i marinai sono così silenziosi, sì silenziosi
Perché tutti desiderano la propria patria
che vorrebbe rivedere
Eravamo al largo del Madagascar e avevamo la peste a bordo
L'acqua marciva nei calderoni
e uno è andato in mare ogni giorno
Ehi compagni, Ehi, Ehi
Addio bambina, addio, addio
Sì, quando il pianoforte della nave suona a bordo
sì, allora i marinai sono così silenziosi, sì silenziosi
Perché tutti desiderano la propria patria
che vorrebbe rivedere
(Grazie a Volker Burgmann per il testo)
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