Mauro e tiziana - Moder

Mauro e tiziana - Moder

Год
2016
Язык
`Italiano`
Длительность
186140

Di seguito il testo della canzone Mauro e tiziana , artista - Moder con traduzione

Testo " Mauro e tiziana "

Testo originale con traduzione

Mauro e tiziana

Moder

Quando ho aperto gli occhi era notte tarda

Io non ricordo niente, erano gli anni ottanta

Quelli di Craxi e dell’alta finanza, sognando Manatthan

Dei fantasmi nei parchi con gli aghi alle braccia

L’Italia che vince tre a uno ai Mondiali di Spagna

L’Italia di Pertini, di Zoff, quella di Smaila

Rino Gaetano che lascia Aida senza salutarla

Bologna salta mentre suona un disco di Dalla

Era l’Italia dei tempi di abbondanza

L’Italia di «stai zitto, riempi la pancia»

La domenica Santa, Gazzetta e Fernet Branca

Il mondo cambia e la lotta di classe è al bar.

non in piazza

Mi hanno battezzato tra il mare e la campagna

Acqua benedetta tra le saline e la spiaggia

Un bambino non conosce il male, non sa dargli una faccia

Io disegno sorrisi su pezzi di carta

Mio padre lavorava e non aveva niente in tasca

Mia madre stava a casa con mia sorella in pancia

Io già volevo scappare di qua

Chissà cosa pensava mio padre alla mia età

Ma da quant'è che non guardi su

Non dovevamo vederci più

Guido senza meta con quel disco in loop

In tasca ho cinque euro e un pacchetto di Winston blu

Hai visto bene come vivo

Come posso spiegarti come scrivo

Per cambiare basterebbe un tentativo

E intanto un altro giorno è finito

E io correvo sui prati, avevo i vestiti strappati

I canditi, le giostre, i gelati, le estati nei viali

Le elementari, i dettati, Baggio e Schillaci

Imparavi a farti furbo o a nascondino contavi

In primavera in bici senza mani, d’inverno poi t’ammali

L’autunno foglie gialle dipingevano i rami

Han detto «siete tutti uguali», ma ci hanno mentito

Chi nasce senza niente in mano, chi ha il poker servito

Il primo bacio, il primo tiro al gusto di proibito

Poi mio padre è morto senza preavviso

Quel giorno lo sfondo si è fatto grigio

Di colpo ti cambia il mondo, ho salutato il porto, mi sono trasferito

Ti sei mai sentito niente?

Sai, fa un male cane

Morire per le feste il giorno di Natale

È il tuo regalo da scartare, immaginavo di volare

Mi aggrappavo al cielo e mi scordavo di tornare

In classe dicevano: «Cresci, adesso esci»

Io parlo ancora coi muri perché sanno tenere i segreti

E già, volevo scappare di qua

Chissà cosa pensava mio padre alla mia età

Io sono il figlio di Mauro e Tiziana, del loro sangue

Figli di Gastone e Verdiana, di Maria e di Walter

Quanta strada alle spalle, quanta ancora da farne

Queste sono solo storie, io amo raccontarle

Ma da quant'è che non guardi su

Non dovevamo vederci più

Guido senza meta con quel disco in loop

In tasca ho cinque euro e un pacchetto di Winston blu

Hai visto bene come vivo

Come posso spiegarti come scrivo

Per cambiare basterebbe un tentativo

E intanto un altro giorno è finito

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