Di seguito il testo della canzone Elisabeth by the piano , artista - Montt Mardié, TIAC con traduzione
Testo originale con traduzione
Montt Mardié, TIAC
took a trip at 17, drove a car through italy
it was me and john and his friend kyle
somewhere down the road we met, mary and elisabeth
they let us crash at a place nearby
and how i tried, to catch her eyes
mary turned on the radio
she took my hand, led me to her bed
i could hear voices down the hall
she smiled when they sang the great pretender
but got the words so wrong, elisabeth by the piano
she knew none of those songs, but she tried to play along
couldn’t sleep so i went out, sat me down by the parking lot
john came out and talked just for a while,
he said you’re a lucky guy cause one day we’ll be 25
at least you got laid in a foreign town
he went in again, mary called my name
we walked up the hill over the house
she took my hand, held me down again
said, boy you sure don’t talk very much
i wanted to tell her that i’d miss her
the minute she’d be gone, elisabeth by the piano
be both then quiet down, just listen for a while
i just closed my eyes and then, we were on the road again
couldn’t speak, i knew not where to start
but i told john to stop the car, i sat me down beside the road
while something broke, it must have been my heart
i stood up again, started running back
had to see her one more time, though
they drove by my side, i could run and i
couldnt slow down i just could go,
i saw her, mary by the window, we both could hear that song
elisabeth by the piano, she played right by the cars
as i crashed into her arms
ha fatto un viaggio a 17 anni, ha guidato un'auto attraverso l'italia
eravamo io e john e il suo amico kyle
da qualche parte lungo la strada ci siamo incontrati, Mary ed Elisabeth
ci hanno lasciato scontrare in un posto nelle vicinanze
e come ho cercato di catturare i suoi occhi
Mary ha acceso la radio
mi prese per mano, mi condusse al suo letto
sentivo delle voci in fondo al corridoio
sorrideva quando cantavano il grande pretendente
ma ho sbagliato le parole, elisabeth al pianoforte
non conosceva nessuna di quelle canzoni, ma ha cercato di stare al gioco
non riuscivo a dormire così sono uscito, mi sono seduto vicino al parcheggio
John è uscito e ha parlato solo per un po',
ha detto che sei un ragazzo fortunato perché un giorno avremo 25 anni
almeno hai scopato in una città straniera
è entrato di nuovo, Mary ha chiamato il mio nome
abbiamo salito la collina sopra la casa
mi prese la mano, mi tenne di nuovo giù
disse, ragazzo, di sicuro non parli molto
volevo dirle che mi sarebbe mancata
nel momento in cui se ne sarebbe andata, Elisabetta al piano
sia entrambe le cose poi calmati, ascolta solo per un po'
ho semplicemente chiuso gli occhi e poi eravamo di nuovo in viaggio
non riuscivo a parlare, non sapevo da dove cominciare
ma ho detto a John di fermare la macchina, mi sono seduto sul bordo della strada
mentre qualcosa si è rotto, deve essere stato il mio cuore
mi alzai di nuovo, iniziai a correre indietro
ho dovuto vederla ancora una volta, però
guidavano al mio fianco, potevo correre e io
non potevo rallentare, potevo solo andare,
l'ho vista, Mary alla finestra, entrambi abbiamo sentito quella canzone
elisabeth al piano, suonava proprio accanto alle macchine
mentre mi sbattevo tra le sue braccia
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